"Ci sono splendide storie di calcio e di amicizia"

Così il sindaco Lattuca, che ha curato la prefazione, ha definito il libro ’Cesena, in trasferta vale doppio’ scritto da Fabio Benaglia e Luca Serafini

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di Daniele Zandoli

“Cesena, in trasferta vale doppio”. E’ il titolo del nuovo libro che inquadra un altro aspetto dell’infinta galassia del Cesena calcio a cura di due giornalisti che per anni hanno seguito la squadra in ogni stadio italiano. Fabio Benaglia e Luca Serafini, rispettivamente redattori del Corriere Romagna e del Resto del Carlino, hanno presentato la loro ultima fatica al ristorante ’Cerina’ a margine della conviviale del Panathlon Cesena. In prima serata si è svolta l’assemblea ordinaria del club service più grande del mondo coi suoi oltre 200 aderenti, guidato dal presidente Dionigio Dionigi. Per l’occasione mancava Luca Serafini, uno dei due protagonisti della serata, bloccato dal Covid. Ricco parterre per la serata. Fra gli altri gran parte dei vertici del Cesena calcio, capeggiati dal copresidente Robert Lewis. Avrebbe dovuto esserci anche l’altro presidente John Aiello, assente per un problema familiare. Presenti anche il sindaco Enzo Lattuca, Alberto Zaccheroni, il responsabile dell’area tecnica del Cesena Massimo Agostini. La presentazione della serata è stata curata da Lorenzo Minotti, commentatore Sky oltrechè consigliere Panathlon.

"Quando una squadra come il Cesena gioca in trasferta - ha esordito - muove tutta una serie di persone, ognuno col proprio ruolo. I tecnici, i giocatori, i collaboratori, i tifosi e anche i giornalisti al seguito. Hanno il compito di descrivere sui loro giornali il match, di intervistare nel dopo partita allenatori e giocatori. Questo libro racconta aneddoti e storie di 50 di queste trasferte".

"Non parla solo di calcio - ha detto Lattuca che ha curato la prefazione - c’è la storia di un’amicizia all’interno del derby cittadino fra Corriere e Carlino. Durante la trasferta le rivalità si limano nella passione per il calcio. In settimana c’è la concorrenza come è giusto che sia, la domenica si viaggia in pulmino per centinaia di chilometri e tutto si addolcisce, nascono splendide storie ed amicizie di cui questo libro è testimonianza".

Poi è toccato a Fabio Benaglia, ormai conosciuto come ’il poeta’. "Com’è nato questo libro? Per merito di due entità potentissime: una è l’Inps che ha mandato Serafini in pensione, l’altra è Dionigi che ha insistito perché scrivessimo in fretta. Due mesi ed eccoci qua. E’ una raccolta che nasce dal 1990 quando vincemmo a Bologna con gol di Ciocci e finisce nel 2019 quando il Cesena ha battuto la Sammaurese con gol di Ricciardo. Di tanti episodi abbiamo scelto i più simpatici e giusti ad inquadrare la vita di noi inviati al seguito del Cesena. Come a Livorno quando affrontammo la trasferta con la mia auto nuova in una serie C in cui noi e i toscani ci giocavamo l’unico posto per la promozione. Temendo per l’incolumità colorai con adesivi la macchina di amaranto e parcheggiammo a otto chilometri. Quando arrivammo, due ore prima come al solito, nel piazzale non c’era nessuno. Erano già tutti dentro, aggrappati ovunque, lo stadio era pieno come un uovo. L’unica partita in cui prima di palla al centro tutti cantano Bandiera rossa".

Ha chiuso Dionigi: "Serafini è diventato romagnolo anche se preferisce ancora la Coca al sangiovese. Ma quando metto insieme Fabio e Luca riesco a dare un significato al trattino fra Emilia e Romagna".