Colpaccio di platino che fa brillare una giornata opaca

Per settanta minuti troppe palle perse, la difficoltà di trattenere la sfera sottomessi alla pressione di una Pistoiese che vive per salvarsi e avrebbe meritato di più. Un successo di platino, che blinda la terza posizione ma l’importante risultato non può offuscare le difficoltà bianconere messe in mostra dopo i primi venti minuti abbondanti incoraggianti come occasioni e per il gol decisivo. Poi la squadra è calata, il cuore c’è sempre stato, ma sono mancati autorità e spessore a centrocampo dove Viali, per gli infortuni, ha le soluzioni contate. Inoltre un rinforzo a gennaio di gamba e qualità sarebbe stato oro.

Lì non solo si è faticato a costruire gioco ma si è stati continuamente spinti indietro dalla pressione della Pistoiese che ha colpito un palo e ha chiamato Nardi a essere più sveglio che mai. Pallino tra i piedi per lunghissimi tratti per gli arancioni che per la fortuna degli ospiti sotto porta hanno sbagliato mira. E quando la traiettoria poteva essere quella giusta, Nardi ha risposto presente. Occorre migliorare, settanta minuti così in difficoltà raramente permetteranno di non pagare il conto. Pure i cambi hanno aiutato poco, uno a uno fuori gli attaccanti in una squadra sempre più con il baricentro arretrato. Occorre comprendere i motivi di questa metamoforsi tra i primi venti minuti di presenza stabile e incisiva e l’apnea successiva. Il tecnico nel finale ha inserito anche il doppio difensore per rinforzare il bunker capendo che il risultato fa comunque brillare una giornata opaca e di sofferenza.

re.ce.