Conta tanto e serve una squadra tonica di testa e di gambe

Conta tanto, ancora più del solito che è già molto. A sette giornate dal termine non può essere che così uno scontro diretto contro un Pescara allestito in estate solo per vincere, appena retrocesso dalla B ma accompagnato dal paracadute finanziario. Un risultato positivo all’Adriatico sarebbe significativo e servirebbe a tenere a distanza (-5) un avversario che, dopo un avvio incerto, per l’ultima volta ha perso in casa il 19 ottobre scorso (2-1) contro il super Modena e nelle ultime sedici gare è andato sotto solo in casa dei gialloblù e della Reggiana. Questo Cesena ha spesso l’affanno anche fisico ma non dimentichiamo che di frequente muscoli e testa sono collegati.

Serve maggiore autorità, e non è facile da trovare anche in un centrocampo privo degli elementi più esperti. In generale essere leader di carattere non è immediato, se poi ne hai pochi diventa arduo inventarli. La squadra però sa stare sul pezzo, ha dimostrato d’essere unita anche nelle difficoltà e quasi sempre riesce a trovare fiammate di rilievo. Occorre dare a queste accelerate una continuità. Non si può iniziare bene e poi calare sotto tutti i punti di vista; non è accaduto solo nel successo di cuore di Pistoia. A Pescara vale tanto; si capirà di più sul proprio futuro. Giocando come gran parte della gara di Pistoia non ci sarebbe scampo, ma questo gruppo è terzo da una vita e significa che ha spessore. Questa sera non si divertirà neanche l’Entella (a -5 dal terzo posto) contro un’Ancona Matelica in corsa per un posto avanzato nei playoff. Ma soprattutto il Cesena dovrà essere tonico di testa e di gamba.

re.ce.