"Dopo un anno buio vedo la luce in fondo al tunnel"

La saltatrice in alto Debora Beltramini si sta allenando al Moretti. Dopo il grave infortunio ai legamenti della caviglia sinistra spera di essere pronta a gennaio

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di Giacomo Mascellani

Debora Beltramini (23 anni, nella foto) si allena allo stadio ‘Alfiero Moretti’ di Cesenatico. La campionessa di salto in alto (terza agli italiani nel 2019) vuole mettersi alle spalle un periodo buio e difficile, che all’inizio del 2020 l’ha vista vittima di un infortunio alla caviglia sinistra dal quale ha faticato parecchio a riprendersi, per poi incontrare molte difficoltà nella preparazione di quest’anno anche a causa dell’emergenza Covid.

Beltramini, quando la rivedremo gareggiare?

"Probabilmente a gennaio, quando dovrebbero svolgersi le prima gare al coperto, come preparazione ai campionati italiani di atletica indoor in calendario generalmente a febbraio, mentre gli italiani outdoor si dovrebbero svolgere fra la tarda primavera e l’estate 2021".

Come sta adesso?

"Il recupero sta procedendo normalmente, anche se ci vuole del tempo".

Quanto sta pesando l’infortunio dello scorso gennaio?

"Purtroppo parecchio, la caviglia sinistra è quella di appoggio per il salto e la rottura dei legamenti è stata difficile da guarire oltre che molto dolorosa. Dopo tanta riabilitazione e fisioterapie, mi sono ripresa, anche se è dura e lo si è visto nei primi impegni dell’anno dopo il lockdown".

Quest’anno è passata dall’Endas Cesenatico, la squadra dove è cresciuta, alla Valsugana Trentino, un team forte e ambizioso che aveva bisogno proprio di una saltatrice, come sono andate le prime gare?

"Questa estate non ho voluto forzare per non compromettere sette mesi di recupero e ho disputato soltanto due gare. Il 5 agosto ho partecipato al meeting di Rovereto dove ho esordito con la Valsugana Trentino, in preparazione dei Campionati italiani che si sono disputati a Padova a fine agosto dove ho saltato esclusivamente per onor di firma senza spingere. Infatti ero ncora molto indietro come condizione".

Farà parte ancora della squadra trentina?

"Sì, ho confermato per il 2021, dobbiamo ancora firmare il contratto ma io e la Valsugana vogliamo proseguire un cammino importante".

Come si allena per riacquistare la forma?

"In questi giorni faccio tanta corsa, ho ripreso finalmente la preparazione normale completa, con allenamenti di due ore e fondamentali di potenziamento generale specifico della muscolatura; posso dire di aver ripreso la vera preparazione invernale".

Quanto pesa per un’atleta ambiziosa questa incertezza dovuta ai contagi?

"Tanto, è tutto più difficile. Infatti oltre alle norme da rispettare per garantire la sicurezza, viviamo nell’incertezza totale consci del fatto che se la curva dei contagi non si abbassa, c’è il rischio che vengano fermate anche le attività agonistiche dell’atletica, come purtroppo è accaduto a marzo. Ancora non ci sono certezze neppure per i più importanti impegni ufficiali e tutto l’insieme influisce anche e soprattutto sull’aspetto mentale".