E’ un Cesena tosto, un pari tutto di sostanza Il Vicenza fa tremare il palo con Ferrari

Al Menti gara intensa, dura, bianconeri grintosi e dalla difesa attenta che ha concesso poco. Grossa occasione per C Shpendi

Vicenza

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Cesena

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VICENZA (4-2-3-1): Confente (1’ st Iacobucci), Ierardi, Pasini, Cappelletti, Greco, Ronaldo (39’ st Giacomelli), Cavion (21’ st Jimenez) , Dalmonte (29’ st Scarsella), Stoppa, Begic (21’ st Della Morte), Ferrari. All.: Thomassen. A disp.: Brzan, Valietti, Bellich, Zonta, Manfredonia, Tonin, Ndiaye, Sandon, Oviszach.

CESENA (3-4-1-2): Tozzo, Ciofi, Prestia, Silvestri, Adamo (25’ st Albertini), De Rose, Saber (1’ st Bumbu), Mercadante, Chiarello (1’, st Brambilla), S. Shpendi (37’ st Zecca), C. Shpendi (20’ st Ferrante). All.: Toscano. A disp. Lewis, Pollini, Celiento, Calderoni, Pieraccini, Bianchi, Mustacchio, Udoh.

Arbitro: Pascarella di Nocera Inferiore.

Note: ammoniti Saber, Stoppa, De Rose, Ronaldo; spettatori 8.000 circa; angoli 6-4; recupero 4’ e 3’.

di Daniele Zandoli

Reti inviolate al “Menti” nel match di esordio del Cesena in questi sospirati playoff. In Cavalluccio entra direttamente ai quarti mentre il Vicenza, dopo aver sostituito due allenatori (Baldini e Modesto, ora c’è il danese Thomassen) partecipa alla fase Nazionale dopo aver vinto la Coppa Italia contro la Juventus Next Gen. Insomma, un avversario da prendere con le molle, anche se il Cesena come testa di serie ha il favore del passaggio in caso di due pareggi. Sorprende il tecnico romagnolo, come ha fatto spesso in campionato. Per tentare di colmare la voragine aperta dalla squalifica di Corazza (bilanciata da quella altrettanto pesante del vicentino Rolfini) lascia in panchina Ferrante e schiera i gemelli Shpendi, con Chiarello alle loro spalle.

Ingresso in campo con le maglie dedicate alle vittime dell’alluvione e gli striscioni ad omaggiare gli ultras, assenti. Sale dalla curva bianconera “Romagna Mia” e il Menti applaude.

Match combattuto, almeno fino a metà ripresa quando è subentrata la stanchezza in casa bianconera. Toscano ha tentato invano di dare forza e freschezza fin dall’intervallo togliendo l’ammonito Saber e uno spento Chiarello per Bumbu (tra i migliori) e Brambilla. Poi è entrato anche Ferrante ma per lui solo falli di frustrazione e scarsa precisione. Tre gli episodi clamorosi che avrebbero potuto dare la scossa al match. Al 7’ Cristian Shpendi devia su assist di Mercadante a tre metri dalla linea di porta in anticipo su Confente ma spara incredibilmente alto. Al 6’ st tocca a Stoppa imitare l’albanese, dopo una lunga azione vicentina con interventi di Begic, Ferrari e Dalmonte; il biancorosso alza sulla traversa a tu per tu con Tozzo in uscita. Il match ball capita sui piedi di uno che di solito non sbaglia e cioè Ferrari, capocannoniere del girone A. Della Morte si beve in diagonale mezza difesa del Cavalluccio e da sinistra lifta sul secondo palo dove Ferrari, libero come un fringuello e conTozzo battuto, colpisce il palo. Non sarebbe stato giusto perchè il pari non fa una grinza, e quindi si deciderà tutto mercoledì al Manuzzi.

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