Gambettola, derby contro Misano Savignanese, trasferta a Castenaso

A Longiano torna la sfida dopo i playoff della passata stagione. Il rinnovato Diegaro riceve il Russi in una gara insidiosa

Inizia oggi il girone E del campionato di Promozione. Si annuncia un torneo molto incerto sia per la lotta di testa che per evitare di incappare nella retrocessione in Prima categoria.

A dare il via ci penseranno oggi Gambettola e Misano che alle 15 allo stadio “Cocif” di Longiano si ritrovano dopo i playoff della scorsa stagione nei quali il Gambettola ebbe la meglio.

La squadra allenata da Marco Bernacci non nasconde di voler riprovare la scalata che porta all’Eccellenza, il Misano potrebbe essere una delle rivelazioni della stagione con una formazione giovane come ormai da tradizione. Molto interessante il programma delle cesenati che militano in Eccellenza: la Savignanese va a sfidare sul suo campo il favoritissimo Castenaso, mentre il rinnovato Diegaro riceve il Russi. Reduce dal netto successo sul Tropical Coriano, la Savignanese di Montanari ha davanti a sé il primo vero test chiave visto che il Castenaso viene accreditato come una delle formazioni più attrezzate: bello il confronto fra i due attacchi con Protino, Pacchioni e Osayande per i gialloblu e Sartori e Nannetti per il Castenaso. Fischio di inizio domani alle 15.30 allo stadio “Negrini” (arbitra Previdi di Modena).

In settimana il Diegaro ha dovuto salutare Gavoci e Domini e per questo la società col direttore generale Scarpellini è corsa subito ai ripari. Per l’attacco è stato ingaggiato Cristian Longobardi, la cui lunga carriera parla da sola, per il centrocampo è arrivato Nicolò Podo dal Gallipoli mentre dal Forlì è stato prelevato il giovane attaccante Casalboni, senza considerare che la scorsa settimana era arrivato Lo Russo già andato in gol nell’anticipo dello scorso sabato. Lo scontro con l’ambizioso Russi di Farneti è un bel test per i nuovi ma in generale per tutto il Diegaro. Squadre in campo domani allo stadio di via Canapino alle 15.30. Dirige D’ Ovidio di Bologna.

Roberto Daltri