Il Cesena sa sempre come rialzarsi in fretta

I bianconeri hanno risposto a ogni sconfitta con un risultato utile, nella maggior parte dei casi conquistando una vittoria

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Il Cesena riesce quasi sempre a rialzarsi immediatamente dopo i ko di stagione; lo ha fatto anche con fatica, soffrendo come sabato scorso contro il Tavarnelle che seguiva la brusca frenata di Lucca, ed è sintomo che se la squadra non ha ancora la maturità e la completezza da protagonista assoluta, sa stare sul pezzo, ha la forza per provare a crescere in un cammino lungo e insidioso.

Quattro le sconfitte rimediate dai bianconeri, tre quelle della Reggiana capolista a +5, quattro quelle del Gubbio che segue gli emiliani in seconda posizione a una lunghezza, sei per il Fiorenzuola al terzo posto insieme ai romagnoli. Ogni volta che il Cesena è scivolato si è rialzato completamente la gara dopo o al massimo quella successiva ma questo solo in una occasione. Così dopo l’amaro esordio del ko interno (2-1) con la Carrarese la settimana seguente la vittoria di Rimini grazie al sigillo di Corazza, poi il punto più basso delle prestazioni di questo campionato (un soffio sopra a quella di Lucca), le due reti (a zero) incassate dalla Fermana il 18 settembre in un match senza attenuanti.

La settimana dopo i bianconeri non riuscirono a battere il Pontedera, che non era ancora la sorprendente realtà odierna, ma i toscani pareggiarono (1-1) in modo rocambolesco a una decina di minuti dal termine. Trascorsi sette giorni i romagnoli sfruttarono al meglio il doppio turno casalingo imponendosi sulla Recanatese dando il via al filotto di nove risultati utili consecutivi, cinque successi di fila che li portarono in vetta alla classifica. Poi lo stop casalingo con l’Ancona, nonostante una prestazione da non buttare, immediata la reazione ad Olbia come risultato (1-0, sigillo di Saber) non tanto come prova, infine la serata di smarrimento totale a Lucca condannati dall’ex Franco. E sabato la sfida dai due volti, che deve fare riflettere, coronata dal successo (3-2) sul fanalino di coda Tavarnelle dominato nel primo tempo ma con brividi continui nella ripresa. Per avere delle pretese d’altissimo bordo sono necessari dei filotti come stanno facendo la capolista Reggiana, otto risultati utili di fila e quattro successi consecutivi senza subire reti, e l’inseguitrice Gubbio che ha vinto le ultime quattro gare. Solo con continuità si può sperare di rimontare e di potere puntare molto in alto.

A due giornate dal termine del girone di andata, e a tre dalla sosta natalizia, sabato ecco il diciottesimo turno con il Cesena che andrà a Pesaro contro chi è a +1 dai playout, la Reggiana presumibilmente priva del bomber Montalto (ha accusato problemi muscolari) ospiterà l’Olbia penultima della classe, mentre il Gubbio sarà in casa della sempre insidiosa Torres, il Fiorenzuola viaggerà a Siena. Ma in questo campionato si possono perdere punti ovunque, il Cesena lo sa bene.