Il Cesena vince a Venezia con la giusta mentalità

Un gol di Chiarello al 28’ del primo tempo decide la prima amichevole ’vera’ dei bianconeri. Cavalluccio in buona condizione. Nella ripresa tante sostituzioni

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Venezia-Cesena 0-1

VENEZIA (4-3-3): Joronen; St. Claire (47’ st Cuisano), Svoboda, Ceccaroni, Zampano; Pecile (13’ st Wisniewski), Busio, Tessmann; Pierini (37’ st Bjarkason), Connolly (10’ st Novakovich), Johnsen (10’ st Aramu). All.: Javorcic.

CESENA (3-4-1-2): Minelli (1’ st Lewis); Ciofi (42’ st Pieraccini), Kontek (9’ st Prestia, 33’ st Lepri), Calderoni; Adamo (1’ st Frieser), Francesconi, Bianchi (23’ st Saber), Mercadante (1’ st Albertini); Chiarello (33’ st Berti); Shpendi S. (37’ st Nannelli), Shpendi C. (33’ st Zecca). All.: Toscano.

ARBITRO: Prontera di Bologna.

MARCATORE: 28’ pt Chiarello.

VENEZIA - Lo scalpo è di quelli che non passano inosservati, benché trattasi solo di calcio d’agosto. Ma il Cesena che toglie il velo in un’amichevole “vera” promette subito bene: i ragazzi di Toscano passano nel test contro il Venezia dando prova di grande ordine e compattezza, al netto di una girandola di cambi che qualche certezza avrebbe potuto toglierla. A decidere il test a porte chiuse ci ha pensato Chiarello, uno dei tanti volti nuovi dell’estate bianconera, che al 28’ ha sfruttato una conclusione di Stiven Shpendi deviando la sfera alle spalle di Joronen. Il tutto nel contesto di 90’ ben giocati, nei quali più volte i romagnoli hanno persino avuto la chance per bissare, ma dai quali è emersa la bontà del potenziale in mano a Toscano.

Non è una partita di inizio agosto a poter fare giurisprudenza, ma il successo in casa dei lagunari è comunque un segnale forte che induce ottimismo e fiducia. Il Cesena ha sfruttato il test per provare diverse soluzioni: nel 3-4-1-2 si partenza il tecnico ha inserito Mercadante largo a sinistra, affidando a Kontek le chiavi della difesa con Ciofi e Calderoni ai suoi lati e Chiarello alle spalle del tandem offensivo composto dai fratelli Shpendi. E per almeno un tempo lo spartito viene recitato a memoria: meglio i romagnoli, lagunari, poco incisivi in avvio con Tessmann e Connolly e freddati da Chiarello dopo mezz’ora di predominio territoriale ospite. Nel finale l’ex Pierini tenta di sorprendere Minelli, ma la mira non è delle migliori. Nella ripresa, pur al netto dell’annunciata girandola di cambi (più nel Cesena), i padroni di casa tentano di rimettere le cose a posto con Tessmann e Aramu, ma le palle migliori capitano a Stiven Shpendi e sulla testa di Zecca, che da due passi manca il raddoppio. Novakovich spreca la palla del pari a tu per tu con Lewis, ma al di là del risultato, del Cesena si può dire solo un gran bene.

Giancarlo Trevisan