Il ’Giaguaro’ c’è: Signani campione europeo

Il pugile sconfigge per ko tecnico il francese Anderson Prestot, si prende la rivincita e torna sul trono continentale dei pesi medi

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di Ermanno Pasolini

La tanto attesa rivincita bramata da Matteo Signani pugile originario di Savignano sul Rubicone e da poco tempo residente a Longiano è arrivata alla 7ª ripresa per ko tecnico contro l’avversario Anderson Prestot finito al tappeto. Il ’Giaguaro’ si è riappropriato del titolo di campione europeo dei pesi medi al Seven Sporting Club di Savignano dopo averlo perso a Massy in Francia, nel match interrotto a causa di un taglio accidentale in viso subito da Prestot.

Perfetta l’organizzazione del Comune con il sindaco Filippo Giovannini e il vicesindaco e assessore allo sport Nicola Dellapasqua, e quella di Around Sport con Gabriele Corzani perfetto padrone di casa del Seven, Opi Since 82 di Alessandro Cerchi e Ivano Carabini della ’Nello Carabini Italica Boxe’. L’incontro è stato trasmesso in diretta da Rai 2 e per un’ora è diventato una grande pubblicità per la cittadina già famosa per il fiume Rubicone attraversato da Giulio Cesare nel 49 a. C. Signani, nella sua lunga carriera ha iniziato come dilettante a 15 anni e ha disputato 41 incontri da professionista, con un carnet di 32 vittorie, 6 sconfitte e 3 pareggi.

Si aspettava di mandare al tappeto Prestot a metà match?

"Sinceramente no, però ci speravo anche perché su certe cose la certezza non c’è mai. Ma posso dire con assoluta certezza che ero prontissimo a tutto".

Come sono stati questi mesi di attesa dell’incontro?

"Ho dovuto e voluto sottopormi a una dura, durissima preparazione, a testa bassa con il mio staff alla palestra Ring Side di Rimini. Ci siamo impegnati al massimo, a denti stretti, io, il mio coach Gian Maria Morelli, il trainer Daniel Scarpellini e tutti gli altri uniti per un solo obbiettivo: riportare a casa la cintura europea dei pesi medi e dare alla palestra il grande valore che ha".

All’inizio dell’incontro c’è stata qualche sua incertezza.

"Dovevo carburare. Prestot mi ha toccato durante uno spostamento e mi ha fatto perdere un po’ l’equilibrio, ma poi mi sono acceso".

Dopo la terza ripresa si sono viste in lei forza, rabbia, sicurezza e determinazione.

"Il Giaguaro ha iniziato la sua opera di distruzione e demolizione dell’avversario"

Cosa risponde ai mille tifosi che l’hanno sempre incitata?

"Grazie! Il Giaguaro c’è ancora e ci sarà".

E’ stato l’incontro più bello della sua carriera?

"Tutti gli incontri quando sono corretti e soprattutto quando si vince sono belli. Contro Prestot è stato un grande match".

Tutti chiedono il mondiale, a 43 anni se lo merita a coronamento di una splendida carriera.

"Ora piccola pausa con piadina e tagliatelle. E’ da tanto che me lo chiedo anch’io. Vedremo".

Come passa il tempo libero?

"Passo molto tempo con i miei animali: 2 cani, 1 gatto, due galline, quattro oche, una capra, tanti volatili. Ci parlo e con loro mi riposo".

E il lavoro?

"Lunedì ricomincio. Sono sottocapo della Guardia Costiera di Rimini addetto alla sezione Polizia Marittima dove ogni giorno presto servizio e dove tutti mi vogliono bene e mi seguono".