DANIELE ZANDOLI
Sport

Il miglior Cesena dell’era Toscano. Un’iniezione di fiducia che ci voleva

Una prova per qualità ed efficacia ex aequo con il 4-0 del 14 marzo contro l’Entella. Preoccupano gli infortunati

Il miglior Cesena dell’era Toscano. Un’iniezione di fiducia che ci voleva
Il miglior Cesena dell’era Toscano. Un’iniezione di fiducia che ci voleva

Un debutto coi fiocchi del Cesena davanti ai 10mila del Manuzzi ingordi di bel gioco e di azioni rapide ed incisive. Stavolta ci siamo, probabilmente il miglior Cesena dell’era Toscano ex aequo con l’exploit della scorsa stagione contro l’Entella. Dice bene il calabrese: quando ci danno spazio diventiamo micidiali. Il problema è che non tutti arriveranno al Manuzzi pronti a farsi infiocinare dalle scorribande di Corazza e Shpendi. Però stavolta è andata così, nessuno ha steccato e le cose positive si sono accumulate.

Niente illusioni, il vero Cesena non era quello del primo tempo di Olbia e probabilmente (neanche quello funambolico della ripresa con l’Ancona. La ricerca del pelo nell’uovo stavolta è difficile e anche i più accaniti critici soprattutto del tecnico si sono dovuti arrendere. Questo Cesena quando carica fa paura. L’iniezione di fiducia farà bene soprattutto alla vigilia di un tour de force impegnativo con Fermana, Spal e derby col Rimini in nove giorni. Il tecnico ha avuto ragione anche nel proporre la stessa formazione che ha sbancato Pontedera e non solo perché squadra che vince non si cambia. Difficile pensare alla stanchezza dei giocatori dopo tre turni effettivi in 16 giorni. Inoltre, forse involontariamente, Toscano si è trovato nelle mani un modus operandi per cui nel primo tempo largo ai veterani e nella ripresa fuoco alle polveri dei ragazzini. Prima volta a rete inviolata con la speranza di rinverdire la tradizione che consacrò a maggio la difesa bianconera migliore del girone.

Pisseri con l’Ancona è rimasto inoperoso oltrechè imbattuto, segno evidente che la difesa si è registrata ed ha ritrovato l’antico vigore, pur registrando un briciolo di apparente ritardo fisico in Prestia. Lesto comunque a colpire personalmente di testa nel primo tempo, fuori di poco e poi a fare blocco sui difensori marchigiani, permettendo al “cugino terribile” Silvestri di aprire le danze. Torna a segnare Corazza con la prima doppietta stagionale, anche se l’oscar di serata va al gol di Cristian Shpendi, splendido nella costruzione e nel tocco finale. Tornano su buoni livelli anche gli esterni, in ombra a Pontedera. Entrambi pugnaci e in moto perpetuo, soprattutto Adamo, lesto a confezionare due assist prima su corner per Silvestri e poi a lanciare Corazza per la doppietta.

In una serata da incorniciare anche per il look di uno stadio sempre più bello e coinvolgente anche il centrocampo non ha steccato nonostante la prestanza fisica degli avversari. Tutto bene quindi? No. Si registrano i primi malanni, quelli di Kargbo e di Ogunseye. L’attacco bianconero è numeroso e ben assortito per caratteristiche e potenzialità anche grazie all’apporto dei ragazzini, ma lo stop dei due preoccupa eccome.

TORRES IN VETTA - Avendo battuto ieri nel postico in casa la Carrarese per 2-0 (Ruocco al 59’ e Scotto al 74’ su rigore) la Torres è la nuova capolista solitaria del girone B a 12 punti davanti al Pescara con 10.

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