Jozic: "Cesena, ecco dov’è il tuo futuro"

Il responsabile del settore giovanile loda le squadre del vivaio: "Siamo tornati un’eccellenza? Di certo siamo sulla strada giusta"

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di Gianluca Mariotti

Davor Jozic, responsabile del vivaio, la sconfitta in finale con l’Arezzo della Primavera 3 fa ancora male ma l’orgoglio resta.

"Abbiamo visto i filmati, in entrambi i gol annullati non c’era fuorigioco (al 18’ di Stiven Shpendi e soprattutto al 94’ di Bolognesi per quello che sarebbe stato il 4-3, ndr). Coi giovani conta il percorso: la finale significa, in poco tempo, aver ricostruito qualcosa di importante".

Il Cesena continua a rispecchiarsi in una identità: la volontà di giocare.

"I ragazzi erano impazienti di scendere in campo, è positivo. Il risultato chiaramente conta per migliorarsi, ma il primo obiettivo resta la prestazione, il lavoro è quello che paga veramente. Abbiamo il nostro modo di giocare, pensare, vedere il calcio che ci distingue da altre realtà. Stiamo lavorando per diventare un punto di riferimento, durante il campionato e poi in semifinale e finale i giocatori della Primavera 3 hanno dimostrato una crescita esponenziale, questo ci rassicura del fatto che siamo sulla strada giusta. I giovani vanno lasciati giocare e bisogna credere in loro".

E’ facile immaginare che qualcuno di loro farà parte del ritiro della prima squadra.

"Spero che più di cinque, sei ragazzi ne possano fare parte nei primi dieci, quindici giorni di ritiro, quando la prima squadra non sarà ancora del tutto definita. Sui nomi precisi è presto, dobbiamo ancora trovarci con Zebi e Viali per parlarne".

Mister Ceccarelli ha aggiunto che ci sono giovani molto interessanti ma non ancora pronti per la prima squadra.

"Sicuramente ci sono ancora carenze tecniche e fisiche, penso però si riferisse soprattutto alla differenza nell’impatto: noi, come settore giovanile, lavoriamo e curiamo il singolo, un tecnico come Viali invece lavora più che altro sulla squadra".

Anche l’Under 17 di Masolini si è qualificata alla fase finale. "Un gruppo di ragazzi, 2004 e 2005, valido, sono rimasti anche a seguito del fallimento, pure in loro abbiamo notato una crescita in diversi. I 2004 Berti e Francesconi sono stati aggregati con continuità alla Primavera 3, ma hanno voglia di far ancora parte del gruppo dell’Under 17: hanno iniziato e intendono finire con loro. Ai giovani piace sempre giocare".

Il vivaio del Cesena stia tornando ad essere un’eccellenza?

"Sono qui da due anni, operativamente parlando però ho lavorato i sei mesi prima della pandemia e questi ultimi tre o quattro mesi, il resto è stato un calvario. Siamo riusciti a comporre un puzzle, non nego le difficoltà, a causa del lockdown i ragazzi sono impauriti: noi attraverso gli allenamenti e il calcio vogliamo portarli dalla Playstation alla realtà vera. Non saprei dire se siamo già tornati un’eccellenza, di sicuro siamo sulla strada giusta. Per crescere ancora, però, servono anche avversari ancora più forti, per questo al termine del prossimo anno con la riforma attiva sarebbe bello essere promossi in Primavera 2".