La squadra ha il volto e l’anima del tecnico

Rivoluzione profonda, investimenti onerosi, sedici arrivi di mestiere e di spessore: otto di loro hanno già vinto la terza serie

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La rivoluzione era stata annunciata e così è stato dalla proprietà americana che non solo ha rivoltato tecnico (Viali), staff e ds ma sono pochissimi i superstiti del terzo posto della scorsa stagione (a distanza siderale dal Modena promosso ed eliminazione nel primo impegno playoff); sono rimasti infatti solo Ciofi, Calderoni e Zecca oltre ai giovani come Brambilla e i gemelli Shpendi.

Ceduto anche di recente, a sorpresa e a titolo definitivo, l’esterno austriaco Dominik Frieser (classe ‘93) che arrivato in Romagna nel gennaio scorso ha raccolto 16 presenze e 1 rete in bianconero; passa al Tsv Hartberg formazione austriaca di prima divisione. Era stano annunciato nove mesi fa con clamore dalla nuova proprietà; ha mostrato qualche qualità di corsa e dribbling ma in pratica non si è mai visto, non ha riscosso la fiducia di Viali ed evidentemente nemmeno di Toscano considerato che questo Cesena è a immagine e somiglianza come caratteristiche tecniche e di comportamento del mister calabrese.

Ben sedici sono stati quindi i nuovi arrivi per un programma biennale a caccia della B, però si spera tanto nell’accelerata anticipata e si lavora per questo. Si tratta di una filosofia di mercato radicalmente diversa da quella solita, un altro modo di muoversi, con investimenti pesanti, per essere protagonisti subito.

La società non si è tirata indietro, non ha lesinato sforzi economici, aprendo il proprio programma affidandosi a un tecnico esperto, e tre volte vincitore della C come Mimmo Toscano. La rivoluzione è stata fedelissima ai suoi parametri, alle sue indicazioni e il tecnico da uomo diretto quale è ha già dichiarato d’essere pienamente soddisfatto. Giocatori soprattutto esperti che masticano da anni la terza serie e anche la B. Otto di loro (Prestia, Corazza, Minelli, Mercadante, Chiarello, De Rose, Kontek e Celiento) hanno già vinto la C e alcuni addirittura più volte; quattro lo hanno fatto con in panchina lo stesso tecnico calabrese che come come vittorie di tornei in C è dietro solo a Piero Braglia del Gubbio squadra che potrebbe essere la sorpresa del girone.

Rifatta quasi in blocco la difesa rigorosamente a tre, nel 3-4-1-2 o nel 3-5-2, moduli tanto cari a Toscano. Un’altra linea guida non porta più a giovani in prestito da club molto importanti (come era in passato), tutti da scoprire o in qualche occasione in cerca di rilancio ma contratti biennali, in qualche caso triennali. E’ cambiata la strategia in una squadra che cerca con intensità la palla, di recuperarla con una pressione alta mettendo subito in difficoltà l’avversario, sposando intensità. Abolita in pratica la rischiosissima costruzione dal basso.

Ma ovviamente questo gruppo dovrà essere amalgamato, trovare sintonia corale senza perdere troppo tempo nel campionato che inizia domani e qui sta il difficile. Giuseppe Prestia, Mario Mercadante (che due volte ha infilato il Cesena nel disastroso ritorno playoff col Monopoli al Manuzzi), Stefano Minelli, Luca Lewis (figlio del presidente) che quest’anno è tesserato, Ivan Kontek, Luca Coccolo e Daniele Celiento sono pronti per la linea difensiva; Emanuele Adamo e Alessandro Albertini secondo le esigenze saranno sugli esterni. Poi un centrocampo dinamico, di grinta ma anche di qualità e personalità con le coordinate di Francesco De Rose e di capitan Nicolò Bianchi. Inoltre la spinta di Jonathan Bumbu, l’inventiva di Riccardo Chiarello e Saber Hraiech. In avanti il trio fromato da Simone Corazza, Alexis Ferrante e King Udoh che la scorsa stagione, con le maglie di Alessandria (in B), Foggia e Olbia, ha realizzato complessivamente 40 reti. Sostituiti così Pierini, Bortolussi e Caturano che erano andati a segno in 35 occasioni. Cesena vuole essere protagonista a tutto tondo; gli sforzi sul mercato non sono mancati, da soli non bastano ma si parte con coraggio e fiducia da quelli.