Lisoni: "Un traguardo meritato La nostra favola deve continuare"

Il tecnico all’ottavo anno sulla panchine delle ragazze non vuole fermarsi qui: "Ho già voglia di ricominciare"

Migration

Fabio Lisoni, ormai la panchina della Nuova Virtus fa parte dell’arredamento di casa. "Sono alla settima stagione – sorride il tecnico cesenate – e se contiamo anche lo stop causato dal lockdown arriviamo a otto. Direi che ormai sto perdendo il conto. Ma è davvero un piacere essere parte di questo progetto".

Una ragione in più per sentirselo cucito sulla pelle.

"Nessun dubbio. Eravamo partiti con un gruppo parzialmente rinnovato; qualcuno ci aveva definito una corazzata, ma personalmente una squadra che sostituisce due veterane del quintetto con due under del vivaio, la giudico in altro modo. Comunque sia, abbiamo dimostrato in campo di meritare il traguardo che abbiamo raggiunto".

Una sola sconfitta in tutto il torneo.

"E un inedito pareggio, ad essere precisi, quello nella gara di andata della finale. La formula era strana e molto faticosa per le atlete, dal momento che ci ha visto giocare tante gare dallo scarso impatto sulla classifica, mentre nella fase cruciale il primo impegno dopo la poule è stato a partita secca, una variabile inedita per il basket, che avrebbe potuto rovinare una stagione in 40’. E in pratica lo stesso è successo con la finale, visto che il primo match è finito pari".

La squadra è arrivata in fondo buttando tutte le energie. Lo dimostrano anche gli infortuni della capitana Semprini e di Giorgia Bollini che si è fratturata un dito della mano.

"Mi ero accorto che le ragazze erano stanche. Per questo nel preparare l’ultima gara ho lavorato molto sulla difesa e sull’importanza di impedire alle nostre avversarie di trovare continuità di canestri. Direi che la scelta ha pagato".

E ora?

"Ho tanta voglia di tornare in panchina a godermi nel prossimo torneo i risultati che abbiamo ottenuto. So che l’entusiasmo e la passione non bastano e che questo non è il campo di intervento di un allenatore, ma credo che la nostra favola meriti di continuare con nuovi importanti capitoli".

Luca Ravaglia