Lorenzo Tomei ora punta al Mondiale in Turchia

L’atleta diciottenne della Gymnastic Team Romagna sabato salirà sul volo per Antalya per la rassegna iridata juniores, un’esperienza tutta da gustare.

Lorenzo Tomei ora punta  al Mondiale in Turchia

Lorenzo Tomei ora punta al Mondiale in Turchia

di Luca Ravaglia

E’ dura, i sacrifici sono tanti e l’impegno incessante. Ma lassù, coi muscoli in trazione sugli anelli o col corpo che vola sulla parallele, la vita e le passioni hanno un sapore diverso. Soprattutto quando si colorano con la maglia azzurra della nazionale. Lorenzo Tomei, 18 anni sabato partirà per il raduno della nazionale juniores di ginnastica artistica in vista del Mondiale ad Antalya, in Turchia.

Tomei, partiamo dall’inizio. Quando ha scoperto la ginnastica?

"Avevo quattro anni e lo zampino decisivo lo ha messo mia mamma, che viene da quel mondo. Ho iniziato a frequentare le palestre e ad allenarmi. All’inizio era un gioco, poi è diventata una passione. Quella che oggi occupa la fetta più importante della mia vita".

Cesenate d’adozione.

"Sono nato a Modena, ma alla fine delle scuole medie mi sono trasferito a Cesena, per unirmi al Gymanstic Romagna Team". Vita da single quattordicenne… Non è semplice.

"All’inizio non lo è stato. Ero molto giovane, in un ambiente che non conoscevo, lontano da casa. Ma le cose sono cambiate in fretta. Ora qui mi sento perfettamente a mio agio. Ho tutto quello che mi serve per crescere al meglio".

Com’è la giornata tipo?

"Sveglia, colazione e alle 10 sono in palestra, dove resto fino alle 12.30-13. Pranzo e torno ad allenarmi dalle 14.30 per circa altre tre ore. Dalle 18 si va sotto coi libri. Studio per diplomarmi geometra, restando sul pezzo fino alle 21. Poi doccia, cena e buonanotte a tutti".

Non è facile resistere a questi ritmi.

"Dipende. E’ quello che voglio fare, non mi pesa più di tanto. Sono molto determinato".

Ad arrivare dove?

"Non ho aspettative particolari, prendo le sfide come vengono. Certo, il sogno è a cinque cerchi e si chiama olimpiade. Ma preferisco concentrami sul presente".

Ora ci sono i mondiali juniores.

"Faccio parte della nazionale da anni, ho già raccolto soddisfazioni e medaglie in giro per il mondo, soprattutto agli anelli, alle parallele e nel cavallo. Questa può essere la ciliegina sulla torta prima di diventare senior. Vado per divertirmi e per godermela".

Coi senior milita in A1.

"Peccato per un problema a un gamba che mi sta limitando. Servirebbe riposo, ma non è questo il momento del riposo. Voglio esserci e fare quello che serve per al squadra. Abbiamo le Final Six nel mirino.. Ringrazio i miei allenatori Roberto Germani e Nicoletta Martinini per l’aiuto che mi stanno dando".

Si allena coi campioni. Lo scorsa anno c’era Artur Dalalojan, olimpico russo, quest’anno Nestor Abad, che i palcoscenici internazionali li ha calcati tutti, alla grande.

"E’ uno stimolo in più, un modo di confrontarsi e di imparare in fretta. Il buon clima e gli ottimi rapporti tra noi aiutano. Aiutano tanto".

Anche se poi, una volta appesi agli anelli, si è da soli. Ma lassù, coi muscoli in trazione e lo sguardo fisso davanti, il mondo è quello in cui i sacrifici si ripagano e i sogni si possono quasi toccare. Per questo lassù, nel volto di chi non può lasciar spazio alle sbavature, sembra quasi veder disegnato un sorriso.