Niente illusioni, c’è ancora molta strada da fare

Sulla carta doveva essere una passeggiata, sancita dai sedici punti di distacco fra il Cesena e la cenerentola del girone, il San Donato Tavarnelle. Nella realtà è stato un altro match difficile, di quelli che ti costringono a trattenere il fiato fino al fischio finale, chiusi in area sotto la Mare, a respingere palloni che arrivano da tutte le parti ed a cercare di perdere tempo in ogni modo. Non lo spot migliore per chi punta a vincere il campionato, ma così va il mondo. Si dice che il girone sia tosto e senza prime donne in grado di fuggire, la gara di ieri lo conferma. Nel primo tempo è parso evidente il divario tecnico esistente fra le due formazioni, ma la ripresa ha tolto ogni pia illusione: questa squadra non è in grado di ’uccidere’ i match.

La seconda parte della gara è stata una sofferenza anche prima dell’espulsione di Bumbu con la difesa in bambola in occasione dei due evitabilissimi gol toscani. E’ una novità, di solito il reparto arretrato è parso robusto e senza tentennamenti. Invece ieri ha sbagliato contro uno dei peggiori attacchi della categoria e sul primo gol ancora una volta sugli sviluppi di una palla inattiva. Un difetto che va ad aggiungersi a quello solito, la difficoltà a trasformare in gol le tante occasioni create. Di solito chi punta in alto è robusto in difesa e cinico in attacco. Dopo il match di ieri restano negli occhi invece due gol su altrettanti tentativi degli ospiti, la tremarella della squadra dopo il raddoppio subìto e ancora una volta nessun gol di Ferrante. Il quale comunque ha confezionato due assist al bacio per i compagni e merita di essere sostenuto. Insomma, i tre punti sono arrivati, ma quanta fatica. Novembre aveva illuso di essere in rampa e invece c’è ancora tanta strada da fare.

Daniele Zandoli