Nove Colli, 10mila euro allo Ior

I vertici della corsa hanno visitato l’ospedale di Rimini per consegnare quanto raccolto lo scorso maggio.

La Nove Colli porta 10mila euro allo Ior, l’Istituto oncologico romagnolo. Andrea Agostini, presidente del glorioso gruppo ciclistico Fausto Coppi di Cesenatico, Jose Ramon Ortin, comproprietario di Gobik e Davide Cassani, ex ciclista professionista e presidente di Apt Emilia-Romagna, hanno fatto visita al reparto di Oncoematologia Pedriatica dell’Ospedale di Rimini per consegnare la donazione di 10mila euro raccolta nell’ultima edizione dalla ’NoveColli4Children’, durante la corsa svoltasi durante lo scorso mese di maggio.

Nell’ultima edizione hanno corso per la solidarietà Davide Cassani, Cristian Zorzi, Rocco Cattaneo, Gianpoalo Mondini, spinti anche dall’aiuto dei professionisti Oliviero Troia, Edward Ravasi, Alessandro Forcellu e Sofia Bertizzolo. L’obiettivo della squadra era quello di completare con almeno tre corridori il tracciato del percorso medio di 130 chilometri in meno di 4 ore. L’obiettivo alla fine è stato pienamente raggiunto ed è stato bello vedere la presenza di grandi personaggi del ciclismo sulle strade della Nove Colli con la generosità per un così nobile scopo. "La Nove Colli non è solo un evento ciclistico - ha detto Cassani - , ma un vero e proprio movimento sociale, attento non solamente all’aspetto agonistico, ma anche al territorio e al bene comune. Sono contento di avere fatto una bella faticata e aver contribuito a questa bella e importante iniziativa. E’ stata poi molto toccante la visita a questi piccoli pazienti a cui auguro di vincere quanto prima la loro gara".

Fabrizio Miserocchi, direttore generale dello Ior, ha commentato così la donazione: "Il 15 febbraio si celebra la Giornata mondiale contro il cancro infantile ed è stato molto bello essere qui in reparto, insieme agli amici della Nove Colli, a testimoniare quanto amore mettano medici, operatori sanitari, infermieri, psicologi e gli addestratori della pet therapy del Dog Galaxy, nella cura di questi ragazzi e dei loro familiari. Qualcosa che andava e che andrà sempre riconosciuto e ricompensato".

g.m.