"Orgoglioso d’essere il nuovo capitano"

Nicolò Bianchi è arrivato da poco ma avrà la fascia al braccio: "E’ stata un’idea di Toscano, aumenta la pressione ma è un onore"

Il Cesena ha un nuovo capitano dopo che Caturano è stato ceduto al Potenza. Sarà Nicolò Bianchi (30 anni) ad indossare la fascia che come lui stesso spiega comporta responsabilità ma rappresenta anche un orgoglio, più che mai in una squadra importante come quella bianconera. Il centrocampista nato a Como nel suo curriculum vanta la vittoria di due campionati di serie C prima a Novara poi a Reggio Calabria sempre con Domenico Toscano come allenatore. Insomma è un fedelissimo vincente del tecnico calabrese che ovviamente lo ha richiesto espressamente.

Bianchi, è appena arrivato dalla Reggina, come mai la fascia è toccata a lei?

"Il mister mi ha detto che c’era questa opportunità e ci tengo a dire che è stata una sua idea, io gli ho risposto che sento la responsabilità ma ne sono anche orgoglioso. Personalmente rappresenta un pensiero e anche una pressione in più ma lo ritengo un onore".

Questa investitura trova conferma in quello che ha detto pochi giorni fa Cristian Sphendi nei suoi confronti: ‘Tutti i compagni mi aiutano poi c’è Bianchi sempre pronto a dare consigli’. Lei quindi è considerato già da tutti nello spogliatoio un punto di riferimento.

"Deriva dal fatto che quando ero giovane sono stato aiutato dai compagni più esperti, cosìe ho cominciato a pensare che se mi fosse capitato poter di fare lo stesso lo avrei fatto. Mi piace in particolar modo supportare i compagni più giovani".

Lei in particolare come venne aiutato?

"Mi riferisco in particolare al campionato disputato col Novara; quella per me è stata la stagione di svolta della mia carriera. Arrivavo da un brutto torneo precedente, da un grave infortunio alla caviglia, era un momento difficile eppure compagni come Evacuo, Martinelli e Pesce mi aiutarono molto. Il loro supporto fu importantissimo"

In questa fase di preparazione quale dei compagni che non conosceva la sta impressionando?

"Di sicuro Andrea Ciofi, come calciatore ma anche come persona".

Non esistono segreti o ricette infallibili ma da lei ha già vinto due campionati con Toscano in panchina; cosa serve per ripetersi?

"Molte cose ma prima di tutto il gruppo, è quello che ti fa vincere i campionati permettendo a volte anche di battere avversari più attrezzati. Nell’arco di un campionato ci sono i momenti negativi ma se il gruppo è solido li superi così ti senti più forte di prima e soprattutto nei sei convinto".

In questi giorni Marco Gaburro, confermato allenatore del Rimini, ha indicato favorite per la promozione diretta in B Reggiana, Entella e Cesena. Condivide questa opinione?

"Fa piacere che l’allenatore di un’altra squadra ci metta fra le favorite. Ritengo che a parte la forza delle squadre il suo parere consideri anche l’importanza delle piazze. Se penso solo a Cesena, alla sua grande storia e ai giocatori che sono stati qui è normale che ci inseriscano fra le favorite".

Ritiene che la lotta per il vertice sarà ristretta solo a queste tre squadre?

"Inserirei anche il Gubbio che ha un allenatore esperto come Piero Braglia e l’Ancona che ha allestito una ottima squadra dopo il buon campionato scorso. La serie C è un campionato duro, incerto dove ogni anno ci sono delle sorprese, i veri valori non sono quelli che si vedono sulla carta ma sul campo. Solo da novembre o dicembre potremo valutare la vera forza delle squadre".

Come si è sviluppata la trattativa che l’ha portata a Cesena?

"Quando mi ha chiamato mister Toscano ho avuto pochi dubbi, poi volevo togliermi il fardello di non avere mai giocato a Cesena. Non vedo l’ora di iniziare il campionato. Il nostro obiettivo sarà di vincere il più possibile, entusiasmare i tifosi e portarli tutti dalla nostra parte, abbiamo bisogno di loro".

Roberto Daltri