Palazzi ha fiducia: "Forse è un nuovo inizio, dipenderà da noi"

L’ex dg dei Tigers sullo sbarco di Ravenna: "Potrebbe essere l’occasione per fare sì che il basket cesenate si ritrovi"

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"Magari è un nuovo inizio. Ma trasformare la scintilla in un progetto forte, radicato e duraturo dipenderà dalla città, dai tifosi e da tutte le realtà cestistiche che hanno l’ennesima occasione per compiere finalmente quel salto in avanti fondamentale per fare della pallacanestro cittadina un progetto coeso e lungimirante".

Le parole sono dell’avvocato Stefano Palazzi, che era stato direttore generale dei Tigers in serie B prima di dimettersi più o meno di questi tempi l’anno scorso, e che ora è stato coinvolto dall’OraSì Ravenna nelle procedure di sbarco in città durante le cinque partite che a partire da novembre vedranno i giallorossi e la loro serie A2 protagonisti al Carisport. "I primi riscontri – riflette Palazzi – sono stati decisamente positivi, tanto che già subito dopo l’annuncio ufficiale di Ravenna, molti tifosi cesenati mi hanno contattato, per mostrare il loro interesse verso questa nuova avventura".

Che parte già chiarendo che sarà ridotta ad un circoscritto lasso di tempo, a oggi un paio di mesi, dopo di che la squadra tornerà verso casa a gravitare in area bizantina. "E’ chiaro che la parentesi dell’OraSì sarà breve – riprende Palazzi – ma questa deve essere l’occasione per fare in modo che il basket cesenate si ritrovi, organizzandosi e ottimizzando le risorse e soprattutto la passione che da queste parti c’è, eccome. Lo dimostrano prima di tutto le centinaia di iscrizioni che tutti e tre i sodalizi cesenati raccolgono ogni anno nei loro vivai. Personalmente amo tutto lo sport, il basket in particolare, e mi piacerebbe molto tornare a occuparmene a livello cittadino, magari facilitando quelle collaborazioni che sarebbero un valore aggiunto per tutti. E in relazione alle quali anche l’amministrazione comunale deve giocare un ruolo importante. Perché va benissimo investire importanti somme per la realizzazione di nuove infrastrutture, ma la vera differenza non la fanno gli impianti, ma le squadre e le società che li occupano. Altrimenti rischiano di diventare veramente e desolatamente cattedrali nel deserto".

Il club ravennate, anche grazie alla collaborazione di Palazzi, ha incontrato le realtà cestistiche del territorio, confrontandosi sulla possibilità di avviare progetti di collaborazione.

Nei prossimi giorni il Comune curerà una serie di interventi al Carisport necessari per far ottenere l’omologazione alle partite di A2 e a breve verrà organizzato quanto meno un allenamento della squadra a porte aperte, per avvicinarla agli appassionati e alla città. "Di carne al fuoco ce n’è davvero tanta – chiude Palazzi – e le opportunità per capitalizzare la situazione non mancano. La palla è tornata in campo, ma ora sta a questo territorio trovare il modo per giocarsela al meglio, nell’interesse di tutti e prima di tutto dei tantissimi appassionati di basket che chiedono soltanto di avere l’occasione di tornare a emozionarsi intorno al campo".

Luca Ravaglia