Questa squadra può davvero andare lontano

Una squadra condannata ad andare ai mille all’ora. La gara di ieri con l’Alessandria ha solo confermato quello che il girone di andata ha già ampiamente stabilito. Anche con i piemontesi, volenterosi ma, onestemente, dal potenziale limitato, si è corso il rischio di recitare quel copione già visto altre volte nella prima parte di stagione e che spiega il ritardo su chi sta davanti. In sostanza quando la testa e le gambe girano a pieno regime l’avversario di turno ha poco spazio per gioire, se invece il serbatoio segna rosso, nei muscoli come nella ’tigna’ agonistica, per il Cavalluccio cominciano i guai. La lezione va imparata a memoria e applicata in ogni singolo appuntamento da qui alla fine. Compito di Toscano inculcare quella mentalità che contraddistingue i team vincenti: ovvero mai abbassare la guardia. Venerdì l’ultima fatica di questo 2022, poi due settimane per rifiatare prima di ripartire a campi invertiti. Il bilancio a metà del cammino dice terzo posto che lo si può guardare con soddisfazione, ma anche con un pizzico di rammarico.

Certi punti lasciati per strada rimangono ancora con pochissime attenuanti, sconfitta di Fermo e i pareggi casalinghi contro Torres e Pontedera tanto per citare due episodi emblematici, ma siccome nel calcio non c’è spazio per i ’poteva essere’, l’unica cosa da fare è non ripercorrere certe cattive strade. Chi vuole pensare in grande deve curare i dettagli e fare in modo che girino tutti a proprio favore, senza cali e senza tentennamenti. Il potenziale tecnico c’è, l’esperienza pure, gli ingredienti essenziali quindi non mancano per tentare di centrare quello che può essere un obiettivo raggiungibile già da questa stagione: la promozione diretta.

Andrea Baraghini