Questa squadra se si accontenta gode poco

No, nessuno di noi ha studiato a Oxford quindi vietato storcere troppo il naso, il pari è giusto però si poteva e doveva fare di più. Anzi ha fatto meglio una Vis reattiva, che ha creato più chance.

Il Cesena invece nel primo tempo ha stentato a trovare velocità e profondità contro una squadra agile che chiudeva ogni spazio. Ma i bianconeri hanno chi fa gol e diceva il ‘dottor’ Fulvio Bernardini che con un grande portiere e un forte centravanti si arriva molto lontano. L’equazione torna, infatti il gol di Bortolussi e le parate di Nardi vanno in questa direzione. Ma dopo la rete il Cesena si è abbassato molto, ha pensato più a gestire che a spingere e quando si accontenta questa squadra per natura non gode, anzi soffre, non l’ha nel dna.

I cambi poi hanno portato maggiore linfa in casa marchigiana che romagnola, insomma ripresa da baricentro troppo basso anche se senza la ‘patacata’ di Nannelli (la palla andava verso l’esterno) i padroni di casa difficilmente avrebbero esultato. Fino a lì il Cesena è piaciuto poco come atteggiamento, coccolava la prodezza del suo bomber. Ma va considerato che la ‘frittata’ può sempre scapparci. E una volta in parità ha preso a fare gioco, almeno ci ha provato e con Ardizzone (unica chance di giornata dopo la rete) avrebbe potuto completare lì’opera. Sia chiaro anche in una giornata opaca i bianconeri hanno dimostrato d’essere squadra di caratura, che ha colpi. Però devono fare gioco, spingere con equilibrio; se stanno ad aspettare e a gestire vanno nei pasticci.

Luca Serafini