Questa ‘tigna’ adesso bisogna averla sempre

Quando il gioco si fa duro il Cesena ci prova e in parte ci riesce, a fare il duro. Di sicuro un segnale confortante in vista della volata finale. L’atteggiamento con cui i bianconeri hanno affrontato la Reggiana è lontano parente di quello molle e confuso di Pescara o Pontedera, tanto per citare un paio di recite da dimenticare, e adesso guai scordarsi la lezione. Ora gli impegni si diradano, per le prossime tre partite si gioca ogni sette giorni, c’è tutto il tempo per ricaricare testa e gambe, per scendere in campo al top in ognuna delle cinque finali che mancano all’epilogo della stagione regolare. E bisogna giocare così anche quando davanti non ti trovi la Reggiana, pur contratta, nervosa e intossicata mentalmente dall’assillo di dover vincere a tutti i costi e che praticamente ti regala un tempo intero. La stessa ‘tigna‘ occorre mantenerla costantemente a partire da domenica a Fermo, perché arrivare poi alla supersfida del 3 aprile contro l’Entella con un ‘tesoretto‘ è un vantaggio da non gettare alle ortiche. La gara di ieri ha ribadito che i bianconeri hanno il destino nelle proprie mani ed è un lusso. Fondamentale sarà poi recuperare in pieno giocatori come Zecca, Rigoni e anche, Mulè per dare a Viali più scelte e possibilità di rotazione. Anche ieri si è visto come sia fondamentale avere una panchina lunga e che possa incidere. La Reggiana nella ripresa ha stravolto la squadra e cambiato il copione della partita, il cavalluccio non ha la stessa potenza di fuoco, ma qualche pedina spendibile la può mettere in campo. La corsa per il terzo posto non è una passeggiata ma se i bianconeri confermano l’atteggiamento iniziale di ieri la meta è alla portata.

Andrea Baraghini