Sabato 17 giugno alle 20 Torna la San Giovanni

Il classico appuntamento podistico organizzato dal Gruppo dell’Endas rappresenta sempre un evento particolarmente sentito per i cesenati e non solo.

di Luca Ravaglia

Correre mette di buon umore. Ce n’è davvero bisogno, ora più che mai, all’indomani di un’alluvione che ha messo spalle al muro una significativa parte della nostra città e che è arrivata dopo una guerra alle porte dell’Europa e una pandemia che ha segnato l’intero pianeta.

Correre aiuta a ritrovare se stessi compiendo un passo dopo l’altro lungo un itinerario da cartolina diventato un classico per tutti i podisti della Romagna e non solo. Sabato 17 giugno tornerà la Notturna di San Giovanni, appuntamento firmato dal Gruppo Podistico Endas Cesena che metterà alla prova come di consueto migliaia di partecipanti lungo 11 chilometri impegnativi ma dal grande fascino che partendo dal cuore della città condurranno verso le prime colline, con vista sul mare all’ora del tramonto.

Tutto confermato secondo un programma ormai collaudato e che va quasi avanti in autonomia, con partenza alle 20 in piazza della Libertà, dopo le iscrizioni al chiostro di San Francesco e il ritiro dell’immancabile t-shirt tematizzata e quest’anno firmata dell’artista Romano Buratti.

Giovanni Bonoli, presidente del Gruppo Podistico endassino, l’anno scorso siete ripartiti dopo il covid, ora bisogna farlo dopo l’alluvione.

"Ci tenevamo particolarmente, a farlo allora come adesso. Per lanciare un messaggio ma anche perché correre aiuta tutti a staccare la spina da problemi che sembrano – e a volte sono davvero - immensi. Ma non si può trascorrere ogni giornata soltanto pensando al peggio, serve invece ritrovare lo spirito per rialzarsi il più in fretta possibile".

Dunque eccovi ancora immancabilmente e fortunatamente qui.

"Gli anni della pandemia erano stati caratterizzati dall’isolamento, personale e sociale, ora invece c’è grande bisogno di convivialità, di tornare ad assaporare il piacere di confrontarsi con gli amici o anche solo semplicemente con chi condivide le stesse grandi passioni. E’ un tonico davvero efficace per il corpo e per la mente".

Soprattutto se è unito a una corroborante sudata.

"E’ questo che fa lo sport, a prescindere dai livelli ai quali viene praticato. E per questo è bello essere ancora qui. La Notturna di San Giovanni si conferma l’ultimo appuntamento del calendario ‘Scarpaza’ e soprattutto è l’evento che apre le porte dell’estate diventato imprescindibile per tantissimi atleti".

Percorso unico di 11 chilometri, competitivo e non.

"Ovviamente ognuno è libero di seguire l’itinerario che preferisce: ci sono tante famiglie che coprono l’anello cittadino di una manciata di chilometri che sono comunque più che sufficienti a far respirare il clima dell’evento, però in ogni caso sì, abbiamo deciso di concentrarci sulla distanza regina".

Il maltempo ha causato danni al percorso?

"No, tutte le strade sono completamente pulite, compresa la mitica salita ‘Ridolfi’, nella quale si era registrato un piccolo smottamento immediatamente rimosso. Per fortuna questo lato della città non ha risentito né dell’alluvione, né delle frane". Penserete comunque ha chi è stato travolto dal fango?

"Ovviamente gli alluvionati sono in cima ai nostri pensieri. Anche quest’anno in effetti doneremo l’incasso della manifestazione in beneficenza, dividendo gli assegni su due fronti: da una parte ci sarà l’ormai collaudato sostegno alla comunità Papa Giovanni e dall’altro appunto ci rivolgeremo al canale dedicato a sostenere gli alluvionati".

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