Serve lo slancio per tenere la strada maestra

I campionati non si vincono tanto negli scontri diretti quanto nel perdere meno punti possibili nelle gare contro formazioni di bassa o media classifica, soprattutto in un campionato dove l’equilibrio è sovrano, nessuna squadra al momento ha avuto lo scatto in più e nelle zone alte ben sei realtà sono racchiuse in cinque punti.

A Pesaro i romagnoli non solo hanno accorciato le distanze su chi li precede, Reggiana (+3) e Gubbio (+2) ma hanno dimostrato una grande qualità, quella di sapersi adattare a un campo disastrato dal fango, reagendo a uno svantaggio ingiusto disputando una partita vigorosa e determinata. Andare sotto su un terreno così avrebbe potuto demoralizzare più che mai soprattutto per l’impossibilità di fare gioco. Il Cesena ha trovato il modo di adattarsi alle condizioni in cui si trovava.

Contro un’Alessandria invischiata in piena zona playout ma sempre insidiosa, i bianconeri saranno chiamati a una gara più qualitativa e tecnica di quella nelle Marche, da impostare, da fare, da sfondare il muro avversario. Occorre ritrovare quindi quella autorità di manovra che in casa non è stata continua ma che la squadra deve possedere sempre in dose maggiore se punta ad arrivare lontano. A -3 dalla vetta è fondamentale in queste ultime due gare dell’anno restare col fiato addosso a chi è davanti per poi rifiatare un po’, sistemare al mercato con qualche ritocco una rosa che ha bisogno di un altro po’ di qualità e rituffarsi dall’8 gennaio nella seconda parte del torneo, quella decisiva.

Essere tornati in carreggiata, in un campionato dove nessuno vola, dopo un inizio molto pasticciato e qualche altra battuta a vuoto non è poco e deve dare lo slancio per tenere la strada maestra.

re.ce.