"Siamo stati ingessati" E Viali annuncia l’addio

Parla solo il tecnico: "Eravamo bloccati. Non ci sono più i presupposti perché io vada avanti. Fa male chiudere con questa grande delusione"

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di Roberto Daltri

Una sconfitta netta, una eliminazione dai playoff che rimarrà nella storia del Cesena come una delle pagine più nere, tristi e per molti versi inspiegabili nella storia recente del Cavalluccio. Commentarla certo non è facile, ma almeno William Viali ci mette la faccia e prova a trovare le spiegazione ad una prestazione che cancella in parte quanto di buono il suo Cesena ha fatto in campionato, e a onor del vero non è stato poco: "Stare a parlare di calcio in una serata così è un po’ così, strano, particolare. Tutto viene condizionato da questa mancata qualificazione davanti a tanta gente, è molto brutto per noi e per tutti è una grande delusione". Poi però qualche motivazione va pur trovata di fronte ad una prova così brutta, soprattutto nella prima metà di gara: "Nel primo tempo è successo tutto quello che non doveva capitare: abbiamo detto tante volte che se muoviamo la palla con coraggio sappiamo essere bravi, ma non l’abbiamo fatto, poi si è vista un po’ di paura e dopo l’autogol non siamo proprio riusciti a reagire".

Male il primo tempo, un po’ meglio la ripresa come spiega il tecnico: "La conduzione del secondo tempo non è stata sbagliata, ma poi l’episodio del secondo gol mi ha costretto a cambiare dopo aver fatto delle sostituzioni, ma posso assicurare che la squadra non ha fatto questa prestazione per superficialità, ma perché era ingessata non era sciolta, ha sentito molto la responsabilità".

Ma gli errori sono stati tanti, troppi e troppo gravi, Viali lo sa e lo amnette: "Non abbiamo fatto quello che dovevamo, la squadra ha sentito molto l’importanza di questa partita e quando il Cesena esce dai playoff così presto e in questo modo è sempre una grande delusione. Dispiace anche perché in campionato la squadra è andata anche oltre i suoi limiti, avremmo voluto dare di più anche per i tifosi, per la società e per noi".

Poi Viali fa capire che la sua parentesi a Cesena si chiude qui: “Non ci sono più presupposti perché io vada avanti dopo due anni e mezzo fantastici, non avrei voluto chiudere così, ma ci sono dei momenti nei quali è giusto fermarsi. Voglio salutare la gente di Cesena, ma sono cambiate tante cose il Cesena che io ho costruito non c’è più e allora è giusto chiudere, anche se appunto con questa grande delusione non è la maniera che avrei voluto. Voglio salutare le tante persone alle quali ho voluto bene", conclude con la voce rotta dalla emozione il tecnico del Cesena.

Dallo spogliatoio del Cesena non esce nessun rumore, non si sente neppure fiatare nessuno perché la serata è finita così male che nessuno avrebbe potuto nemmeno immaginare un finale così mesto, e mentre pochi tifosi urlano la loro rabbia nessuno dei calciatori decide di arrivare in sala stampa per esprimere la sua opinione su una serata nella quale i bianconeri non hanno mai visto la luce. Dopo aver fatto brutta figura in campo, anche fuori non è che siano andati meglio. Perché è facile parlare quando si vince e le cose vanno bene, un po’ meno piacevole, ma più significativo, è farlo in certe circostanze.