I tifosi del Cesena contestano Scalabrelli

L'allenatore dei portieri aveva lasciato il club nel 2000, 22 anni fa, al termine di una scottante retrocessione in serie C

La contestazione a Scalabrelli (foto Ravaglia)

La contestazione a Scalabrelli (foto Ravaglia)

Cesena, 8 dicembre 2022 - Una sessantina di tifosi del Cesena questa mattina si sono riuniti fuori dai cancelli di Villa Silvia mentre era in corso l’allenamento dei bianconeri, al lavoro per preparare la gara di sabato pomeriggio a Pesaro. Il gruppo, composto da una rappresentanza del tifo organizzato della Curva Mare, ha contestato il ritorno di Cristiano Scalabrelli nel club, lasciato nel 2000, 22 anni fa, al termine di una scottante retrocessione in serie C. Gli ultras, che non hanno mai digerito quella amara pagina della storia bianconera, già dalle scorse settimane si erano espressi con forza contro la possibilità dell’ingaggio di Scalabrelli come allenatore dei portieri, cosa che è avvenuta lunedì, quando i vertici del club hanno annunciato l’avvicendamento con Fulvio Flavoni.

La reazione del tifo organizzato è stata immediata tanto che, dopo la comparsa nei giorni scorsi di uno striscione sul lato della Curva Mare dello stadio (velocemente rimosso), nelle ultime ore si è formata una delegazione che, approfittando del giorno festivo, ha raggiunto il campo di allenamento, dove a vigilare sulla sicurezza erano presenti gli uomini del commissariato di polizia.

Non è però fortunatamente stato necessario alcun intervento, dal momento che la contestazione non è mai degenerata in situazioni di pericolo per l’ordine pubblico. Il primo a incontrare gli ultras è stato Sebastiano Rossi, che coordina l’area dei portieri e che ha cercato di calmare gli animi, difendendo la scelta del club di avvalersi della competenza di un professionista – Scalabrelli – che secondo gli auspici della società potrà portare un valore aggiunto nell’ottica dei risultati sul campo. Argomentazione che però non hanno convinto i contestatori, che hanno continuato a chiedere un passo indietro da parte dei vertici del Cesena, ribadendo in modo più che esplicito, tra cori e fumogeni, la loro contrarietà al ritorno dell’ex portiere.

A quel punto, terminato l’allenamento, a parlare con gli ultras sono arrivati il tecnico Domenico Toscano, il capitano Nicolò Bianchi e Andrea Ciofi, uno dei volti simbolo del nuovo Cesena. Poco dopo si aggiunto lo stesso Cristiano Scalabrelli, aspramente contestato dal drappello di presenti. Scalabrelli non si è in ogni caso sottratto al confronto, tornando sull’argomento della retrocessione del 2000. Ricordando con rammarico la pessima gestione dell’ultima parte di campionato che aveva portato a dilapidare un importante margine di vantaggio rispetto alla zona a rischio della classifica, ha ribadito ancora una volta un inconfutabile dato di fatto: né lui, né il resto della squadra sono mai stati coinvolti in indagini, né tanto meno hanno ricevuto sanzioni disciplinari o di altro genere in relazione a quanto accadde in campo. Fu un’annata tremendamente storta, che ora l’ex portiere, dopo 22 anni, vorrebbe mettersi alle spalle una volta per tutte, magari coi fatti, tornando a raccogliere soddisfazioni sul campo. Motivazioni che in ogni caso non hanno convinto i tifosi, che hanno lasciato Villa Silvia con lo stesso disappunto col quale erano arrivati.