Tigers, a Roma sono sconfitti e sorpassati

Brutta battuta d’arresto per i cesenati che perdono contro la Luiss che li supera in classifica. Sabato contro Teramo non si può sbagliare

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Luiss Roma

75

Tigers Cesena

59

LUISS ROMA: Murri 13, Legnini 16, Di Bonavenuta 13, Tolino 2, Zini ne, Di Francesco, D’Argenzio, Pasqualin 3, Barbon 6, Egwoh, Jovovic 13, Converso 9. All. Paccariè.

TIGERS CESENA: Bugatti 6, Nwokoye 14, Giorgini, Anumba ne, Mascherpa 13 , Moretti 15, Gallizzi,3 Nodour 3, Arnaut 1, Brighi 4. All. Tassinari.

Arbitri: Lillo e Caldarola.

Note - Parziali: 16-13; 30-27; 52-45.

Se perdi gli scontri diretti contro chi lotta insieme a te per la salvezza, meriti un biglietto per i playout. Lo aveva detto coach Davide Tassinari alla vigilia dell’importantissima partita dei Tigers a Roma contro la Luiss e il campo certifica le sue parole. Nella connotazione peggiore possibile, perché Cesena, senza l’infortunato Anumba e già priva di un senior, si scioglie contro una squadra che definire abbordabile è più che generoso. Cesena perde, perde male e si complica maledettamente il futuro per via di un gruppo che non riesce più a trovare i lembi di una coperta non corta, ma ormai ridotta a poco più di un gomitolo.

Cesena perde perché Nwokoye (i 14 punti, spiace davvero dirlo, sono bugiardi e non raccontano una partita fatta di troppi errori) continua a sbattere la testa contro una crisi personale dalla quale non esce; perché Arnaut, proiettato in quintetto per ragioni di forza maggiore non fa nulla per meritarsi l’occasione e più in generale perché in queste condizioni la squadra sembra aver già sparato tutte le cartucce che aveva a disposizione. E così, mentre la Luiss mette meritatamente la freccia in classifica (non ribalta il fattore canestri soltanto perché Cesena all’andata aveva passeggiato in una gara senza storia) e centra il sorpasso, intorno al pullman dei romagnoli cominciano ad aleggiare i fantasmi di una stagione iniziata male e che ora rischia sul serio di finire molto peggio. Perché Cesena non vale di certo i playoff, ma avrebbe quanto meno l’organico per prendersi una doverosa salvezza. Ammesso che ‘doverosa’ sia la parola giusta, ora, davanti a un gruppo al quale tremano le gambe contro chiunque.

Palla a due, primo possesso a Cesena, Moretti segna da tre e poi scoppia il caos. Nel senso che quasi tutti sbagliano praticamente tutto. Roma, ma soprattutto Cesena, che sbatte contro la rottura prolungata di Nwokoye, (3 palle perse nei primi 10’ 7 a fine gara) che così facendo toglie un ulteriore riferimento a un attacco nel quale si salva soltanto Moretti, (15 punti, 37 da 3 e 22 da 2). Tutti gli altri sbagliano troppo (la squadra tira con 1640 da 2 e 626 da 3) e dunque ecco la confusione generale, dalla quale i padroni di casa escono meglio quel tanto che basta per tenere in mano la gara, di poco per quasi tutto il tempo, di molto sulla sirena finale, con Cesena in ko tecnico. E ora? Sabato al Carisport arriverà Teramo, l’altra diretta concorrente. A Cesena è rimasta una sola, minuscola, scialuppa di salvataggio.

Luca Ravaglia