"Tigers, adesso i playoff dipendono da noi"

Il coach Tassinari e Agostini, colpiti dal virus, non saranno oggi ad Empoli. Il tecnico: "Quando arrivai le speranze erano al lumicino"

Migration

di Luca Ravaglia

Si riparte: la volata finale di cinque partite che valgono un posto nei playoff per i Tigers inizierà oggi alle 18 a Empoli, ricordiamo che (i toscani hanno in classifica 12 punti contro i 18 dei romagnoli. Tutti sul pullman, dunque. Anzi per essere precisi quasi tutti, dal momento che coach Davide Tassinari e il giovane centro Pietro Agostini dovranno guardare la partita da casa, costretti all’isolamento dalla positività al coronavirus.

Coach Tassinari come sta?

"Non c’è mai un momento giusto per ammalarsi ma questo è certamente uno dei meno adatti. Avrei voluto esserci, stare lì a bordo campo a fare la mia parte. Non posso e ne prendo atto, ma anche se da inizio settimana combatto con la febbre non ho mai perso di vista la squadra, sono in continuo contatto".

Come?

"Abbiamo piazzato telecamere in palestra e ho seguito in diretta ogni allenamento, confrontandomi costantemente col mio vice Paolo Ruggeri che in ogni caso sa benissimo come muoversi e lo fa perfettamente. La squadra ormai ha un’identità chiara e forte, quella che le ha permesso di arrivare fin qui".

Siete stati a lungo in corsia di sorpasso, il che vuol dire tanta adrenalina, ma anche doppio consumo di energie.

"Abbiamo spinto forte e in effetti eravamo arrivati alla fine delle cinque gare ravvicinate con la lingua lunga, ma la settimana di stop ci ha permesso di rimetterci in sesto, è stata importante". Insomma ne è valsa la pena. "Quando sono arrivato, l’obiettivo playoff era un lumicino in fondo a una strada piena di ostacoli, ora siamo settimi e abbiamo il destino nelle nostre mani, la situazione è nettamente migliorata. Il che mi riporta alla solita questione dell’affrontare una gara alla volta".

Quattro punti di margine da amministrare e cinque gare alla fine: battere Empoli ptrebbe valere tantissimo.

"Come ogni vittoria. In gioco ci sono mille variabili che dipendono dai momenti, dalle condizioni fisiche delle squadre e dai tanti imprevisti che un campionato ai tempi del covid è costretto ad affrontare. Fare calcoli è fuorviante, oltre che dannoso".

Parliamo di Empoli: il divario dai toscani, che inseguono a sei punti di distanza, deve comunque aumentare.

"Hanno giocatori di talento ma i risultati sono altalenanti: hanno vinto contro Rimini perdendo poi con Alessandria. In mezzo coach Marchini si è dimesso. Se li facciamo giocare come vogliono loro sono dolori, ma se spostiamo l’inerzia dalla nostra parte cambia tutto".

Resta a casa anche Agostini. "Eravamo rimasti a parlare insieme dopo la gara contro Cecina. Non era entrato e mi aveva chiesto un confronto che era stato legittimo e sereno. Nessun problema. Fino ad allora, almeno. Infatti poche ore dopo ha iniziato ad avvertire i primi sintomi (fortunatamente non gravi) del virus che poi mi sono ritrovato addosso anche io. Così eccoci qui, ad aspettare che passi".

Il più in fretta possibile. "Non è una passeggiata. Giusto mantenere altissima la guardia nel combatterlo e prima ancora nel cercare di tenerlo alla larga".

Il resto della truppa nel frattempo è pronto a vendere cara la pelle?

"Abbiamo recuperato gli acciacchi, la condizione c’è, gli allenamenti sono svolti nel modo giusto. Abbiamo tutto per credere nei nostri mezzi e per portarci a casa i due punti".

Anche con l’aiuto del centro Pavicevic?

"L’infortunio al dito è alle spalle. Ci sarà e si farà sentire".

Per tutti, compresi coach Tassinari e Agostini, l’appuntamento è per oggi pomeriggio davanti allo schermo: diretta streaming sulla piattaforma Lnp.