di Luca Ravaglia
E’ stata la settimana del realismo. Con otto punti di ritardo sulla zona playoff, due di vantaggio su quella playout e sei gare ancora da giocare, i Tigers Cesena a questo punto devono puntare soltanto a una salvezza tranquilla, che passi al largo dal campo minato della post season. Per farcela, la ricetta è quella che vale per qualunque obiettivo sportivo: vincere. Vincere in fretta il maggior numero di partite possibile. Tre delle prossime quattro dovrebbero bastare per chiudere una pratica che quest’anno richiede davvero tanti punti in cassaforte (attualmente i cesenati sono a quota 22). Per questo la gara di oggi alle 18 al Carisport contro Jesi, diretta concorrente dal roster più che competitivo, è già uno spartiacque. L’ennesimo.
"Con i punti che stiamo conquistando - commenta il playmaker Ezio Gallizzi, 22 anni da compiere a dicembre – in altri gironi entreremmo nel gruppo di chi si gioca la promozione, ma è inutile recriminare. Perché è vero che il rammarico c’è e va a braccetto con la consapevolezza che avendo battuto anche le big del torneo, ora potremmo tranquillamente essere qui a parlare di altro, ma è anche vero che a guardare indietro non si va da nessuna parte". Dunque testa alta e sguardo fisso sugli ospiti in procinto di salire sul pullman: "Jesi ha un pacchetto di tiratori che sanno fare molto male anche da dietro l’arco e noi non dovremo lasciar loro margine di manovra. Servirà la nostra migliore difesa, abbinata a tanta determinazione. Quella che sto acquisendo anch’io partita dopo partita, consapevole dell’importanza del mio ruolo nel rendimento di tutta la squadra. Sono giovane e sto crescendo in fretta, è vero. Potrei dire di essere contento, ma non fa parte di me. Perché io non mi accontento mai".
La settimana è stata complicata dai postumi influenzali del gruppo (nella gara decisiva persa a Senigallia domenica in pratica i Tigers hanno giocato in sei), col virus che ha colpito anche coach Davide Tassinari, costretto a marcare visita fino a giovedì: "Mi ha sostituito il mio vice Federico Baroncini, che ringrazio e col quale siamo sempre rimasti in contatto. Ora abbiamo recuperato tutti, anche se Moretti è ancora acciaccato dopo il violento attacco febbrile. Siamo pronti a fare tutto quello che serve per prenderci i due punti. L’aspetto principale riguarderà la nostra concentrazione: Jesi, che all’andata ha vanificato il nostro vantaggio di 12 punti nelle battute finali, è in grado di piazzare break in ogni momento, anche davanti alle migliori marcature. Sarà fondamentale restare sul pezzo, senza staccare la spina della lucidità. La questione salvezza è da chiudere prima delle ultime due sfide contro Rimini e a Ozzano: abbiamo quattro finali da vincere. Sotto con la prima".