Tigers, questa sera c’è gara3 Obiettivo: violare la Bombonera

Sull’1-1 la serie va nelle Marche alle 21 le Tigri sono chiamate a non doversi trovare in gara4 con le spalle al muro

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C’è un fattore campo da riprendere, perché la chiave che ha ottime probabilità di aprire la cassaforte della serie playout tra Tigers Cesena e Montegranaro ora è blindata tra i listelli del parquet della Bombonera marchigiana, il cui nome non è lì per caso. Il campo sul quale questa sera alle 21 si giocherà gara3 della serie (diretta sulla piattaforma Lnp) è un catino col caldo pubblico che si affaccia a un palmo di mano dai giocatori e che promette di dare il meglio.

I cesenati però, che dopo aver perso il primo incontro al Carisport, hanno pareggiato la serie martedì scorso, non dovranno farsi distrarre da niente e da nessuno, perché è fondamentale mantenere l’inerzia per poter quanto meno contare su gara5 a domicilio. Fermo restando il fatto che chiudere la pratica già nelle prossime due partite può essere un obiettivo alla portata. "Non abbiamo ancora fatto niente – dice coach Vincenzo Patrizio, consapevole che la strada è ancora lunga – e per questo mi aspetto che la squadra salga ancora di colpi. Qualche giocatore ha dato buone risposte dopo gara1 e questo è un buon segnale al quale ne devono seguire altri. Perché per tenerci stretta la B dobbiamo continuare a migliorare i nostri difetti. Montegranaro è limitata dagli infortuni? Inutile negarlo, ma nel roster ci sono atleti come Masciarelli e Crespi che possono cambiare le sorti di ogni incontro, senza dimenticare il fatto che nell’emergenza hanno saputo reinventarsi, trovando canestri pesanti da uomini di secondo piano. La stessa cosa che dobbiamo fare noi, perché le due squadre si conoscono benissimo e chi riesce ad aggiungere qualcosa in più, si prende un grosso vantaggio".

Cesena ha bisogno di credere in se stessa e aumentare la varietà e la pericolosità delle sue bocche da fuoco. Le percentuali offensive devono crescere, la difesa deve mordere e la gestione dei falli essere ottimale. Il tutto, tornando all’assunto di base: Montegranaro non è una corazzata, i romagnoli ne hanno già espugnato il campo e se ragionano da Tigri hanno tutto per ripetersi. Il punto chiave è il ‘se’.

Luca Ravaglia