Abusi sessuali sulla nipotina, maceratese condannato a 5 anni

Minacce per farla tacere: "Se ne parli con qualcuno, ti contagio con l’Aids"

Un uomo di 58 anni è stato condannato per il reato  di violenza sessuale sulla nipotina che, all’epoca, aveva 11 anni

Un uomo di 58 anni è stato condannato per il reato di violenza sessuale sulla nipotina che, all’epoca, aveva 11 anni

Macerata, 11 novembre 2018 - Ha costretto la nipotina di 11 anni a subire le sue attenzioni morbose senza dir nulla a nessuno con una minaccia: «Se parli con qualcuno di questo, ti infetto con l’Aids». Per questo, accusato di violenza sessuale aggravata, un 58enne (di cui non possiamo fare il nome per evitare che possa essere identificata la nipote) è stato condannato a cinque anni di reclusione.

Gli episodi sono avvenuti in un piccolo centro dell’alto Maceratese, dal 2007 al 2011. Capitava spesso che i genitori di due bambine le lasciassero a casa con lo zio. Ma quando questi rimaneva solo con loro, ne approfittava.

Una delle due, di 11 anni, un giorno aveva però inviato un messaggio al cellulare di una zia, chiedendole come avvenisse il contagio con l’Aids, patologia di cui soffre lo zio. «Quel messaggio, così strano e preciso nell’indicare la malattia, mi ha messo in allarme» aveva raccontato poi la donna in aula, aggiungendo un altro particolare alla sua deposizione: da bambina quel fratello, più grande di lei di 15 anni, le avrebbe messo le mani addosso. Così la famiglia aveva cercato di sondare la situazione e alla fine era partita la denuncia.

L’uomo è stato accusato di aver abusato di entrambe le nipotine. Ma mentre una delle due ha confermato le accuse in un incidente probatorio, spiegando tra l’altro che lo zio minacciava di infettarla con il suo sangue se lei l’avesse denunciato, l’altra non ha mai rilasciato le dichiarazioni con l’assistenza di uno psicologo. Dunque alla fine l’accusa è risultata provata solo per la piccola che era stata sentita nelle forme previste dalla legge.

Ieri in tribunale a Macerata si è tenuta l’ultima udienza. Il pubblico ministero Luigi Ortenzi ha chiesto la condanna a otto anni di reclusione per l’imputato. L’uomo, difeso dall’avvocato Massimo Pistelli, ha invece respinto ogni accusa assicurando che non c’era nulla di vero. Ma i giudici, con il presidente della sezione penale Roberto Evangelisti, lo hanno ritenuto colpevole e lo hanno condannato alla pena di cinque anni di reclusione, più un altro anno di misura di sicurezza. Inoltre l’imputato dovrà risarcire la nipotina con una provvsionale subito esecutiva di 36mila euro, e con 20mila euro la madre della ragazzina, che erano parti civili con gli avvocati Tiziano Luzi e Rossano Romagnoli.

L’uomo potrà comunque fare appello contro questa condanna.