Accoltellamento Civitanova Marche, fuggitivo preso. E' minorenne

Il 17enne tunisino è stato preso vicino a un bar di Porto Sant’Elpidio. Trasferito in una struttura a Bologna

Carabinieri, il capitano Amicucci (Foto De Marco)

Carabinieri, il capitano Amicucci (Foto De Marco)

Civitanova Marche (Macerata), 8 giugno 2020 - Sono tutti nelle mani dei carabinieri i tre tunisini protagonisti dell’aggressione a colpi di coltello che sabato mattina si è verificata in un appartamento di via Pavese (foto). In terra, gravemente feriti, ne sono rimasti due, mentre il terzo era riuscito a scappare ma è stato acciuffato dopo alcune ore dagli uomini del Reparto operativo della Compagnia dell’Arma di Civitanova. Si tratta di un diciassettenne del fermano, preso a Porto Sant’Elpidio alle 22. Era in strada, vicino a un locale frequentato anche da connazionali, e si era già liberato degli abiti insanguinati. Non è durata molto la sua latitanza. Gli uomini del capitano Massimo Amicucci sono sempre stati sulle sue tracce e in serata lo hanno localizzato. Dopo la cattura è stato subito trasferito, in nottata, in una struttura penale per minorenni di Bologna. Su di lui pesava un ordine di carcerazione per reati di spaccio. Ha ammesso di essersi trovato in via Pavese, ma non ha dichiarato altro sull’aggressione. Vive nel fermano, come il compare. Insieme, alle 10 di sabato, si sono presentati nell’appartamento al primo piano di un palazzo di via Pavese, al civico 6.

In casa c’era Nour Eddine Hamimou, 48 anni, ospite di una ragazza italiana che è l’affittuaria, ma non era presente. Tra i tunisini scoppia una violenta lite per questioni di droga. Spuntano coltelli. In due restano a terra, in un lago di sangue. Hamimou riporta tagli alla testa e su tutto il corpo (per lui sono 30 giorni di prognosi); il secondo ferito viene invece raggiunto da un colpo al costato che arriva allo stomaco. Verranno operati in mattinata, agli ospedali di Torrette di Ancona e di Civitanova. Il diciassettenne resta illeso. Un residente nella via, affacciato alla finestra, lo vede in strada liberarsi di una coltellaccio e lanciarlo tra le siepi del giardino del palazzo prima di scappare via come un fulmine. Ha una lama lunga una ventina di centimetri, sporca di sangue. Verrà recuperato dai carabinieri e si tratta di un coltello da cucina, con tutta probabilità preso all’interno dell’appartamento. Tutti i tre i tunisini sono noti alla forze dell’ordine e Hamimou la domenica prima era stato interrogato negli uffici del commissariato di Civitanova in merito a una aggressione subita nella zona del Varco sul mare, ma non aveva parlato né denunciato nessuno.

Gli altri due risiedono nel fermano. Effettuate dai carabinieri perquisizioni in alcune abitazioni. I feriti, al momento ricoverati nei reparti post operatori, sono in buone condizioni. Dovranno essere ascoltati nei prossimi giorni così come il 17enne, per il quale i carabinieri dovranno coordinarsi con il Tribunale dei minori. Le indagini e le risultanze acquisite, insieme alle dichiarazioni che forniranno, faranno emergere il quadro dell’aggressione, le cause dentro cui è maturata – lite o regolamento di conti? – per definire responsabilità e accuse.