Aggressione Civitanova Marche, difende la fidanzata. Il branco lo pesta

Un giovane fermano, 20 anni, 20enne è stato preso a calci e schiaffi fuori da un locale. La scintilla è partita per commenti inopportuni verso la ragazza

L'ambulanza sul posto

L'ambulanza sul posto

Fermo, 12 agosto 2020 - La movida violenta non è un marchio esclusivo di quella fermana. Anche Civitanova Marche non scherza. Sono le tre del mattino di domenica scorsa, davanti a un locale civitanovese si scatena una rissa: un 20enne del Fermano e la fidanzata, più o meno coetanea, stanno lasciando la discoteca alla fine di una serata insieme. E qui incrociano un gruppetto di tre ragazzi un po’ su di giri. Da uno di questi partono pesanti apprezzamenti all’indirizzo di lei. Il fidanzato fermano non ci sta, chiede conto agli sconosciuti di quelle parole fuori luogo, gli animi si scaldano e alla fine viene aggredito: un paio di schiaffi e un calcio, avrebbe riferito ai soccorritori. La gente si accalca, parte la chiamata alle forze dell’ordine e arriva la polizia, ma gli aggressori si sono già dileguati.

I poliziotti ne hanno una sommaria descrizione dal ventenne, poi raccolgono diverse testimonianze e li vanno a cercare. Il ragazzo viene visitato e medicato in strada dai militi della Croce Verde. Ha qualche livido, ma non grave. Qualche dettaglio in più potrebbe arrivare dai filmati delle telecamere. Sulla brutale aggressione interviene indignata Alessandra Petracci, responsabile regionale Azzurro Donna Forza Italia: "Inaccettabile. C’è un solo un termine per descrivere quanto successo a Civitanova Marche con una coppia finita nel mirino di un balordo. E tutto parte da insulti e apprezzamenti a una ragazza, un qualcosa di inqualificabile che ci fa capire quanto ancora siamo indietro sul fronte del rispetto delle donne e sulla parità di genere. Un episodio gravissimo che ha avuto un esito ancor peggiore con l’aggressione subita del giovane che si trovava con la vittima degli insulti e che ha provato a difendere e a far rispettare la sua dignità. Ferma restando la gravità dell’aggressione subita dal ragazzo, a cui va tutta la nostra solidarietà, noi ci batteremo con sempre maggior forza e determinazione affinché nessuna donna debba più subire simili soprusi. Che sono null’altro che la punta dell’iceberg di una società che troppo spesso mostra il suo lato peggiore e che ha ancora molto da imparare sul fronte del rispetto delle donne".