Alessio Galatolo morto a Civitanova per "sospetta overdose"

Trovato in gravi condizioni nella sua abitazione: la corsa in ospedale e poi il decesso. Aveva 45 anni ed era stato dipendente comunale

Civitanova Marche, 19 ottobre 2022 - È morto a 45 anni Alessio Galatolo, in casa sua, per una sospetta overdose. A dare l’allarme ieri, verso l’ora di pranzo, due amici dell’uomo. Non rispondeva al telefono e quindi sono andati a casa sua, in via D’Annunzio, per capire cosa fosse successo e come mai non rispondesse alle chiamate. Subito hanno chiamato i soccorsi. L’ambulanza del 118 è arrivata in via D’Annunzio, poi la corsa in ospedale: le condizioni di Galatolo sono apparse disperate fin dai primi momenti, era in arresto cardiaco e aveva riportato danni cerebrali. Era stato ricoverato in Rianimazione. Poi purtroppo, nel tardo pomeriggio, la notizia del decesso.

Alessio Galatolo aveva 45 anni
Alessio Galatolo aveva 45 anni

Galatolo, originario di Civitavecchia, era separato dalla moglie e lascia due figlie piccole. In passato aveva lavorato come dipendente del Comune di Civitanova: era nell’amministrazione nel settore ambiente. E ora è caccia al pusher. Sono in corso le indagini dei carabinieri del Nucleo operativo di Civitanova, guidato dal sottotenente Cristian Mucci: si dovrà capire quale sostanza abbia causato la morte del 45enne e chi sia stato a dargli la droga che l’ha ucciso.

Al momento, non risulta nessuno in stato di fermo e non ci sarebbero ancora indagati. Nel suo passato, il 45enne, volto noto alle forze dell’ordine, aveva già avuti episodi di tossicodipendenza e proprio pochi giorni fa, il 6 ottobre, era andato in overdose, sempre a Civitanova: era successo in via della Vela. Aveva perso i sensi.

A dare l’allarme nel tardo pomeriggio di quel giorno erano stati alcuni residenti di un edificio su cui sono in corso i lavori di ristrutturazione. Sul posto era arrivata l’ambulanza della Croce Verde, che avevano salvato la vita all’uomo. Galatolo anche in quel caso era stato accompagnato in ospedale, e sul luogo del fatto, erano arrivati sia i carabinieri che gli agenti del Commissariato, e questi ultimi poi avevano condotto degli accertamenti per ricostruire l’accaduto.