CronacaAlika funerali: l'addio dopo più di due mesi dall'uccisione a Civitanova

Alika funerali: l'addio dopo più di due mesi dall'uccisione a Civitanova

Le parole della vedova e del figlio durante la cerimonia funebre nel chiostro di San Domenico a San Severino: "Un grande marito e un grande padre: ci mancherà per sempre"

Civitanova, 1 ottobre 2022 - "Alika Ogorchukwu era un grande marito e un grande padre, un uomo con il timore di Dio". Queste le parole scritte dalla vedova Charity Oriakhi e dal figlio Emmanuel e affidate a un amico della comunità nigeriana che l'ha lette durante i funerali dell'ambulante ucciso in strada a mani nude da Filippo Ferlazzo, a Civitanova Marche il 29 luglio scorso.  L'ultimo saluto all'ambulante nigeriano si è svolto oggi a San Severino Marche, con il rito evangelico pentecostale.

Il funerale di Alika (Foto Calavita)
Il funerale di Alika (Foto Calavita)

"Alika - ha scritto ancora la moglie - era un buon uomo e noi, la sua famiglia, sentiremo sempre la sua mancanza. Un uomo che aveva un futuro davanti a sé". Charity le ha ascoltate con gli occhi pieni di lacrime e con il figlioletto accanto. A prendere la parola sono stati anche i fratelli dell'ambulante ucciso che hanno chiesto che "venga fatta giustizia". Stessa richiesta formulata anche dagli esponenti delle associazioni nigeriane presenti in Italia che hanno ricordato Alika con le loro testimonianze. Nel chiostro di San Domenico a San Severino Marche oltre il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli anche una delegazione della comunità di Sant'Egidio e la comunità nigeriana. 

La bara è stata sistemata in un lato del chiostro al chiuso, a ridosso del palco dove sono stati suonati e cantati brani musicali (video) che hanno accompagnato la funzione religiosa. Infine, la salma è stata sepolta nel cimitero di San Severino.

Alika Ogorchukwu
Alika Ogorchukwu

L'assassino

Accusato dell'omicidio è Filippo Ferlazzo, operaio originario di Salerno, in carcere ad Ancona, inchiodato da video e testimonianze raccolti dagli inquirenti. Ferlazzo, subito arrestato, aveva aggredito brutalmente Alika, forse perchè aveva chiesto insistentemente l'elemosina.

La lunga attesa dei funerali

La lunga attesa del funerale (oltre due mesi di tempo) è stata legata all'attesa dell'arrivo dall'Africa dei fratelli di Alika, che hanno aspettato alcune settimane prima di ricevere i visti. "La famiglia di Alika della comunità Agbor dello Stato del Delta - si legge nei manifesti funebri - annuncia l'improvviso passaggio alla gloria eterna del nostro cara amato fratello". Alika lascia la moglie, un figlio, fratelli, sorelle, cugini, zii e zie.

In previsione dell'arrivo di parecchi esponenti delle comunità nigeriane da tutta Italia, il Comune aveva disposto modifiche alla viabilità e alla sosta.