"Aprirà una sala giochi davanti alla scuola"

A lanciare l’allarme Civitanoi: "Come può il Comune dare permessi così". L’assessore Caldaroni: "Ho controllato di persona e non ho visto slot machine"

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di Lorena Cellini

"Sta per aprire una sala giochi davanti a una scuola. Non sappiamo di che genere, ma oltre alla beffa l’inganno e pessimo esempio per adulti e bambini". A lanciare l’allarme è l’associazione Civitanoi che chiede "cosa spinga il Comune a dare i permessi. Come è possibile che aprano sale giochi in deroga alla legge regionale sul gioco d’azzardo? Come si fa a non redigere un piano per escludere i luoghi sensibili da certe attività commerciali dannose?". Il locale si trova nel quartiere Risorgimento, davanti alla scuola elementare Anita Garibaldi, quindi in una posizione che violerebbe la normativa regionale contro la ludopatia, là dove vengono definite distanze minime precise tra luoghi sensibili (e tra questi le scuole) e le sale gioco. L’assessore al commercio Francesco Caldaroni per questo motivo si è recato sul posto ed esclude che lì possa sorgere una sala slot. "Sono andato controllare di persona – spiega – e non ho visto slot machine. Voglio anche chiarire che le autorizzazioni per questo tipo di licenze vengono rilasciate dalla Questura, che ovviamente tiene conto delle normative regionali". Tuttavia Civitanoi insiste, anche perché Civitanova è una città che ancora è priva di un regolamento comunale per regimentare il gioco d’azzardo. Uno dei principi della normativa è proprio la distanza minima di 500 metri che deve essere rispettata tra le sale gioco e i luoghi sensibili. In questo caso il locale è dirimpettaio alla scuola elementare, quindi si parla di qualche decina di metri di distanza, il che fa escludere possa essere stata autorizzata l’installazione di slot al suo interno. Si praticheranno altre attività legate al gioco e su questo si fonda comunque la preoccupazione di Civitanoi. "Civitanova – ricorda l’associazione – è ai primi posti in Italia per il gioco d’azzardo e di recente ha ospitato l’incontro ‘Scegli il gioco non la dipendenza’, un titolo fuorviante sulla necessità di combattere le dipendenze".