Arrivano da fuori città ma non trovano casa: un incontro sul tema

Sono in molti che da fuori arrivano a Porto Potenza ma poi non riescono a trovare un’abitazione dove vivere in città con la propria famiglia, soprattutto per via del fatto che i proprietari delle seconde case preferiscono affittare il proprio immobile solo per la stagione estiva. Ricavando da ciò più guadagni dai vacanzieri, rispetto a un affitto più basso per tutto l’anno. Questo è emerso nei giorni scorsi, durante l’incontro organizzato all’oratorio Don Bosco di Porto Potenza, dal titolo "Perché non c’era posto per loro. La casa come intervento primario per contrastare la povertà e la precarietà". Alla base c’era la necessità di affrontare un’emergenza che si sta rivelando sempre più pressante, visto l’alto numero di richieste che vengono rivolte al locale centro di ascolto "Il dono" e alle Caritas potentine da persone in cerca di un’abitazione. In tanti provengono da fuori e si impegnano per integrarsi nel territorio, ma non trovano poi un alloggio per le loro famiglie. Alla tavola rotonda sono intervenuti il sindaco di Potenza Picena, Noemi Tartabini, i referenti dell’Ambito Territoriale e della Caritas diocesana, gli assistenti sociali del Comune, la società Case Popolari, il sindacato degli inquilini Sunia, la Pro loco e i parroci di Porto Potenza (don Massimo Fenni) e Potenza Picena (padre Lorenzo Turchi). Ognuno ha portato il suo contributo alla riflessione, con dati e proposte per individuare possibili soluzioni al problema o, almeno, mitigarne gli effetti negativi. Il non trovare un’abitazione genera situazioni di precarietà, ansia e paura. Al termine, si è deciso di costituire un gruppo di persone (rappresentanti di istituzioni, associazioni, volontariato) che avviino un processo condiviso per cercare di trovare soluzioni per gestire le emergenze abitative in città. A gennaio è in programma il prossimo incontro.