Giovane madre dà in escandescenze, minacce e calci all’assistente sociale

Caos al poliambulatorio: denunciata una donna che nemmeno i poliziotti sono riusciti a placare

Mamma aggredisce assistente sociale

Mamma aggredisce assistente sociale

Civitanova, 15 settembre 2018 - Dà in escandescenze durante un incontro protetto tra genitori e figli, e si scaglia contro l’assistente sociale, costringendola a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Sarà denunciata una donna che nemmeno i poliziotti sono riusciti a placare, tanto da diventare anche loro bersaglio di pesanti insulti, quando sono andati a prelevarla per portarla fuori dal poliambulatorio.

L’aggressione è avvenuta giovedì verso le 17, nella struttura di via Abruzzo, dove era in corso un incontro protetto tra genitori e figlia, presente l’operatrice dei servizi sociali, a cui era stata affidata la ragazzina, di 12 anni. L’incontro protetto è uno di quei passaggi attraverso cui si cerca di risolvere i problemi familiari con la meditazione dell’assistente sociale, in questo caso dell’Asur. Durante il confronto, però, la mamma ha perso le staffe e la reazione davanti alla ragazzina è stata violenta. Se l’è presa con l’assistente sociale, che ha aggredito a calci, riempiendola poi di insulti, e minacce.

La situazione stava sfuggendo di mano, al punto che è stato chiesto l’intervento della polizia, ma anche la pattuglia corsa al poliambulatorio ha dovuto fare i conti con la furia della donna che, lungi dal calmarsi, non accettava di farsi accompagnare fuori dalla struttura e si è ribellata agli agenti, raggiunti da pesanti offese verbali mentre la portavano via.

L’assistente sociale è stata centrata da un calcio alla gamba sinistra con conseguenze comunque non gravi. Al pronto soccorso dell’ospedale di Civitanova i medici le hanno diagnosticato pochi giorni di prognosi. Ma l’episodio avrà uno strascico giudiziario, perché l’operatrice Asur sta valutando la possibilità di sporgere denuncia per l’aggressione nei confronti della donna, residente nel circondario civitanovese.

Gli incontri protetti sono organizzati per dare alle famiglie l’occasione di ricostruire i rapporti lacerati e avvengono in uno spazio neutro, con operatori chiamati a mediare e valutare l’interazione tra genitori e figli, per poi lavorare al fine di creare le condizioni per la soluzione dei problemi e il ricongiungimento con i figli allontanati e affidati e poi ai servivi sociali.