Civitanova, vaga in strada a 4 anni. Bambino salvato

Il piccolo si era allontanato da casa: i carabinieri lo hanno trovato e riportato dalla mamma. Abbracci e lacrime di gioia per il lieto fine

Il piccolo salvato dai carabinieri

Il piccolo salvato dai carabinieri

Civitanova Marche (Macerata), 24 agosto 2020 - A quattro anni infila la porta e sgattaiola fuori di casa mentre i fratellini giocano e la mamma è in bagno. Poi gironzola per il quartiere solo soletto, attraversa un paio di volte la strada, saltella sulle strisce pedonali e va dispensando sorrisi a questo o quel passante. Finché qualcuno non comincia a chiedersi chi sia e da dove venga quel bimbetto che bighellona qua e là senza meta da un’oretta e più. E chiama i carabinieri, benedetti carabinieri. Sono proprio loro, un paio di omoni in divisa e coi berretti in testa, a riconsegnare alla mamma in lacrime quel peperino perdigiorno che ha perso la strada di casa. Abbracci e lieto fine, ma che spavento. La storia arriva dalla zona di Villa Eugenia, a Civitanova, e il protagonista (suo malgrado) ha appena quattro anni. Ecco, l’altro pomeriggio chissà perché, mentre i fratellini giocavano in casa e la mamma sbrigava le faccende, lui s’è messo in testa di andare alla scoperta del mondo. La curiosità è giovane e compagna di giochi, così il piccoletto ha scostato la porta e in quattro e quattr’otto è sgusciato fuori. Prima un marciapiede, poi l’altro e un altro ancora, quanta gente e che strani posti, e attenzione ad attraversare la strada sulle strisce, ma che belle queste strisce, perché non saltellarci su? E avanti così per un’oretta, finché un paio di signore alla siesta col freschetto non hanno cominciato a insospettirsi seguendo con sguardo benevolo (ma preoccupato) le evoluzioni di quel peperino con l’argento vivo addosso, troppo piccolo per girare così, tutto solo. Hanno telefonato ai carabinieri e una pattuglia del radiomobile s’è messa subito sulle tracce di quella peste scappata da chissà dove. C’è voluto poco per trovarla e ancora meno per riconsegnarla sana e salva a domicilio, dritta dritta tra le braccia della mamma. Un carabiniere s’è messo il bimbetto sulle ginocchia, l’altro gli ha dato la paletta d’ordinanza bianca e rossa, e tra un buffetto e l’altro via in cerca della casa, a bordo dell’auto di servizio. L’indirizzo? Ancora più facile: è bastato chiedere all’ometto, tutt’altro che spaventato da quegli strani signori vestiti di nero. Vediamo se ci porti dove abiti, come se fosse un gioco. Ed eccolo lui, pochi minuti dopo, tra le braccia della mamma in lacrime, che lo stava cercando disperata e aveva già allertato le forze dell’ordine. Tutto è bene quel che finisce bene. Bravi carabinieri.