C’era una volta a palazzo Sforza un polivalente assessore alle finanze Dc (biennio ’66-’67, sindaco Rodolfo Tambroni) che in primis era musicista e compositore. Si trattava di Fernando Squadroni, nato 100 anni fa, nel 1922 e scomparso nel 1974. Le sue opere vennero trasmesse dalla Rai (1959) e Radio Tre (1965), nonché portate in scena al teatro Pergolesi di Jesi (1969). "E’ uno dei personaggi illustri della Civitanova del ‘900", dice la professoressa Livia Brillarelli, soprano lirico-leggero (allieva della cantante Lina Pagliuchi) e oggi affermata musicologa. "Fernando, che ho conosciuto da ragazza, mi ha dispensato utili consigli per la formazione e merita assolutamente di essere degnamente ricordato, ricorrendo il centenario della nascita. Sono rimasti appena due mesi per farlo. Lancio pertanto questo appello affinché si possa onorarlo". Squadroni era amico del ministro Umberto Tupini, già membro della Costituente. La mamma Maria Massi (nata in Argentina) si accorse della spiccata predilezione per la musica del piccolo Nando. Gli fece studiare pianoforte con gli insegnanti Alma Bartoloni e Filippo Meconi. Inoltre Nando ebbe come amico d’infanzia Ezio Mariani. "Caratteri e temperamenti opposti – prosegue Brillarelli, autrice con Andrea Foresi del libro "Il Sogno e la sua memoria –. Squadroni riservato, mite e tollerante, Mariani istrione, estroverso e ribelle. Con Liviabella Nando non perfezionò solo la tecnica pianistica – aggiunge – ma approfondì anche studi linguistico-musicali, nonché di carattere poetico, filosofico e storico. Amò in particolare i poeti Giovanni Pascoli e Diego Valeri". "La sua produzione musicale risultante dal catalogo ufficiale – annota Andrea Foresi, autore anche di uno studio apparso su Studi Maceratesi – va dal 1948 al 1969. In particolare va ricordato il trittico operistico "Un treno", "Calandrino &C." e "L’impresario".
Ennio Ercoli