Bollette choc per il Comune: 2,5 milioni in più

Amministrazione obbligata a continui nuovi scostamenti di bilancio. L’assessore Morresi: "Per la fine dell’anno ulteriori somme"

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di Lorena Cellini

Bolletta choc per il Comune di Civitanova nel 2022. I rincari dei costi legati alle utenze energetiche fanno sballare i preventivi dell’Ufficio Ragioneria e quest’anno il conto sarà più salato per almeno 2.500.000 euro. Una vera e propria stangata, determinata dagli aumenti subiti nel settore luce e gas soprattutto, che costringono Palazzo Sforza a dare una robusta ritoccata alle somme stanziate, con scostamenti sostanziosi: 750.000 euro sono stati aggiunti al momento di stilare il bilancio di previsione; è di 900.000 euro l’integrazione riconosciuta all’Atac nel 2022 per coprire le maggiori spese per i consumi della pubblica illuminazione e di 300.000 euro per il servizio riscaldamento. Ma, non finisce qui.

"Per la fine dell’anno prevediamo di dover impegnare ulteriori somme, e parliamo di circa mezzo milione di euro", spiega l’assessore al Bilancio Claudio Morresi. I contatori che stanno girando a mille sono quelli di tutti gli edifici pubblici cittadini: intanto quelli delle sedi municipali, Palazzo Sforza e la Palazzina tecnologica, poi tutte le scuole comunali, gli impianti sportivi, la caserma della polizia municipale, la biblioteca Zavatti e la pubblica illuminazione. A cascata i rincari si ripercuotono anche su chi usa gli impianti pubblici, come le strutture sportive. Sono tempi questi di forti difficoltà per tutte le società sportive.

Gli importi annui, stabiliti nelle convenzioni firmate con l’amministrazione comunale, sulla base delle quali ricevono una somma per gestire e manutenere le palestre, vengono erosi dai rincari energetici e il problema è arrivata sul tavolo di Morresi. "Domenica scorsa, durante la festa dello sport – ammette l’assessore – tutti mi parlavano della difficoltà a fare fronte agli aumenti. Speriamo che dopo le elezioni il governo affronti la questione perché stiamo parlando di grossi scostamenti, che impattano in maniera importante sul bilancio e intervenire per calmierare gli aumenti permetterebbe al Comune di agire anche sul fronte locale".

L’ultima integrazione della spesa per le utenze è stata deliberata dal settore Ragioneria il 23 agosto, del valore di 271 mila euro, la quasi totalità assorbita dai maggiori costi per il settore riscaldamento, che ammontano a 209.300 euro. Il resto è così ripartito: 25.500 euro per le utenze elettriche; 2.000 euro per le utenze telefoniche; 9.200 euro per il gas metano; 25.000 euro per il centro vaccini. E non è detto che tutti questi fondi extra bastino. L’inverno alle porte potrebbe rendere il conto ancora più salato.