"Botte e minacce alla moglie", condannato

Un 54enne si becca un anno e 6 mesi ma rimane ai domiciliari, nonostante un divieto di avvicinamento e il braccialetto elettronico

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di Paola Pagnanelli

Botte e minacce di morte alla moglie, e aggressioni anche a danno dei figli: accusato di lesioni, minacce e stalking è stato condannato a un anno e mezzo di reclusione un operaio campano di 54 anni. Per ora l’uomo, che la scorsa estate si rese protagonista di una scenata piuttosto violenta in spiaggia con i parenti della donna, resta ai domiciliari. I fatti finiti ieri all’esame del tribunale erano iniziati un anno fa. La donna ha infatti denunciato le aggressioni subite dal marito; in una occasione, il figlio piccolo si era messo in mezzo per difendere la madre, e così alla fine entrambi erano dovuti andare al pronto soccorso. Durante un’altra discussione l’uomo aveva scagliato un posacenere contro la moglie, senza colpirla. Un’altra volta l’aveva presa a schiaffi e le aveva stretto un braccio, lasciandole i lividi. Spaventata per se stessa e per i figli, la donna lo aveva lasciato e se ne era andata. Ma lui aveva continuato a tormentarla, inviandole messaggi minatori, chiedendo soldi alla figlia. Una volta si era presentato dalla famiglia dove lei lavorava come baby sitter, per avere il nuovo indirizzo della donna, che in teoria doveva rimanere segreto. Poi era riuscito a individuare il domicilio protetto e aveva iniziato ad appostarsi in zona. In una occasione aveva provato a convincere la figlia a scendere in strada, minacciando di danneggiarle l’auto. Poco prima di Natale, infine, su Facebook aveva scritto un post indirizzato ai familiari, minacciando ritorsioni. Alle denunce per lesioni e minacce, dunque, si era aggiunta quella per stalking e per il campano era stato emesso il divieto di avvicinamento alla ex moglie. Questo purtroppo non gli avrebbe impedito, lo scorso agosto, di piombare in uno chalet dove lei era con la sorella e il cognato: ne sarebbe nata una discussione accesa, tanto che i presenti avevano chiamato i carabinieri. Si era scoperto che il campano non doveva avvicinarsi alla donna, e così era stato messo agli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico, misura cautelare tuttora in vigore. Ieri mattina in tribunale sono stati esaminati gli episodi dell’anno scorso. L’avvocato Donato Attanasio, per l’imputato, ha chiesto il processo con il rito abbreviato. Il pm Rosanna Buccini ha chiesto la condanna a due anni di reclusione. Il giudice Claudio Bonifazi ha invece inflitto una condanna a un anno e mezzo, senza però la sospensione condizionale della pena: per ora il campano resta ai domiciliari. Per la ex moglie, parte civile con l’avvocato Mariagioia Squadroni, è stato disposto intanto un risarcimento di 5mila euro. Per l’imputato pende ancora il procedimento penale per l’episodio di agosto.