"Botte e umiliazioni" Marito sotto accusa

Umiliazioni continue, offese e vessazioni fino ad arrivare a una aggressione, che avrebbe spinto il figlioletto a uscire di casa per chiedere aiuto per la mamma. Sotto processo è un 49enne residente a Civitanova. I fatti da chiarire sarebbero avvenuti dal giugno 2016 al settembre 2017. La donna sarebbe stata costretta a subire violenze fisiche e morali dal marito, che avrebbe avuto relazioni con altre donne, le avrebbe impedito di avere un’indipendenza economica e spesso l’avrebbe lasciata senza soldi. La situazione sarebbe precipitata il 5 settembre del 2017, quando nel corso di un litigio l’uomo avrebbe inziato a colpire la moglie al volto e sul corpo. La donna avrebbe provato a prendere il telefono per chiamare la polizia, ma lui glielo avrebbe strappato dalle mani. In quella occasione il figlio della coppia, vedendo cosa stava accadendo, dopo aver pianto disperato sarebbe uscito di casa per cercare qualcuno che potesse aiutare la madre. A quel punto la donna aveva deciso di andarsene da casa e chiedere aiuto, si era rivolta a un centro antiviolenza e aveva denunciato il marito. L’uomo è accusato di maltrattamenti in famiglia, lesioni e violenza privata. Ieri per lui, in tribunale a Macerata, era prevista l’udienza preliminare. Ma il giudice Claudio Bonifazi ha dovuto rinviarla, perché mancava un interprete di cinese, necessaria per le parti coinvolte nella vicenda. L’imputato è difeso dall’avvocato Eleonora Verdini. La moglie si costituirà, parte civile con il legale Alessia Marzoli.