Civitanova, l'ex prostituta salvata dal maggiore Marinelli

Dai marciapiedi al Quirinale, la ragazza racconta il suo calvario a Mattarella

Il maggiore Enzo Marinelli ha salvato una ragazza dalla strada

Il maggiore Enzo Marinelli ha salvato una ragazza dalla strada

Civitanova, 16 marzo 2019 - E' stata salvata dalla strada dal maggiore Enzo Marinelli la ragazza che l’otto marzo è comparsa davanti al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e davanti a tutta l’Italia ha raccontato la sua drammatica storia di ex prostituta, proprio nel giorno della festa della donna.

È bulgara e ha 24 anni. In Italia arriva che non è nemmeno maggiorenne e per lei inizia l’incubo. È costretta a prostituirsi, picchiata e perfino torturata, perché rifiuta di vendersi. Da quell’orrore alla favola, dal marciapiede al Quirinale. In mezzo, un calvario che si intreccia con la carriera del comandante della Compagnia dei carabinieri di Civitanova, che nel 2012 era in servizio a Montesilvano, dove dirigeva la Compagnia dell’Arma.

È durante una operazione anti-prostituzione, nella zona della pineta di Montesilvano, che Marinelli interviene personalmente per controllare un’auto che si trovava appartata. Dentro c’e anche la ragazza. Quando scende dalla macchina, stenta a reggersi in piedi. Non sta bene, è sofferente. Insieme ad altre lucciole viene accompagnata in caserma, e qui Marinelli si accorge delle sue condizioni. Ha ferite al cuoio capelluto, perché qualcuno le ha strappato i capelli, ha i lobi delle orecchie tagliati, bruciature di cicche di sigarette sul corpo, lesioni all’addome provocate da calci. Segni di sevizie feroci e di torture subite, perché non voleva prostituirsi. Le ragazze fermate con lei la convincono a denunciare e Marinelli conquista la sua fiducia.

Così la ragazza si affida ai carabinieri e racconta tutto, e le indagini consentono al comandante di arrestare i suoi aguzzini, un albanese e una romena, terminali di una banda che operava in Veneto e in Abruzzo. Da quel momento per la ragazza comincia un percorso di rinascita, di difficile guarigione dalle ferite fisiche e soprattutto psicologiche, all’interno di una comunità di recupero che si prende cura di lei. L’otto marzo per lei si sono spalancate le porte del Quirinale, con la possibilità che il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, le ha offerto di raccontarsi e di parlare alle donne e agli uomini. Lo ha fatto tenendo nascosta la sua identità e il suo volto, perché risorgere non è facile e l’ombra continua a proteggere e ad aiutare. È una bellissima pagina di vita, scritta anche dal comandante di Civitanova, Enzo Marinelli.