Civitanova caro acqua, il sindaco all'Ato: "Avanzo di bilancio per ridurre le bollette"

Aumenti fino al 17%

Il sindaco ha proposto di destinare l’avanzo di bilancio per ridurre i rincari

Il sindaco ha proposto di destinare l’avanzo di bilancio per ridurre i rincari

Civitanova Marche, 22 giugno 2019 - Sindaco in pressing sull’Ato per ottenere che parte dell’avanzo di bilancio 2018 dell’Ambito idrico venga girato al Comune di Civitanova, in modo da poter attutire il peso delle bollette idriche. È l’unica strada per sperare di limitare l’effetto della tariffa unica introdotta lo scorso ottobre, per il 2018 calcolata perfino in maniera retroattiva, e che ha fatto lievitare le fatture. La nuova articolazione tariffaria venne approvata anche dal Comune di Civitanova, poi l’impatto degli aumenti è scoppiato in mano all’amministrazione che ha cercato di correre ai ripari chiedendo all’Ato lo storno di parte dell’avanzo registrato nel bilanci dello scorso anno. «Stiamo parlando della somma di circa 200mila euro. L’assemblea dell’Ato, davanti alla nostra richiesta, si era espressa in maniera favorevole e il direttore sta lavorando per trovare la formula corretta per girare a Civitanova questo importo» assicura Fabrizio Ciarapica.

Ieri mattina il sindaco, insieme con l’assessore al bilancio Roberta Belletti, ha presieduto l’assemblea dell’Ato 3. Decaduto Francesco Fiordomo, ex sindaco di Recanati, la staffetta è passata al sindaco del Comune più popoloso in provincia, Civitanova, in attesa che si riapra la partita politica per la nomina del nuovo presidente. «C’era da discutere il passaggio delle consegne – conferma Ciarapica –, ma a margine abbiamo anche affrontato la questione delle bollette». Anche perché proprio in questi giorni ai civitanovesi, reduci dal salasso 2018, stanno arrivando le bollette del primo quadrimestre 2019, e sono iniziate le proteste per gli aumenti.

«Prima di emettere la nuova bollettazione – precisa il sindaco – l’Atac ha effettuato controlli e i rincari del 2019 sul 2018 si attestano nell’ordine del 2-3 per cento. Per quest’anno le bollette sono regolari, non sono stati caricati arretrati e gli importi corrispondono ai consumi effettivi». Poi, Ciarapica torna sulla stangata 2018: «tutti gli studi che abbiamo fatto per valutare l’impatto della manovra sui 19mila utenti dell’Atac dimostrano che il 2018 fa registrare un aumento medio del 6 per cento, con picchi fino al 17 per cento. Se l’Ato, e sono fiducioso che lo farà, ci assegnerà i 200mila euro dell’avanzo di amministrazione potremo andare alla restituzione di parte degli importi a quelle famiglie che hanno pagato aumenti oltre quella soglia media del 6 per cento».