Bollette alle stelle, bar di Civitanova a lume di candela contro il caro energia

Iniziativa del Cafè Servidei di Civitanova. Il titolare: "La bolletta di agosto era di 14mila euro, è impossibile andare avanti così"

Civitanova, bar a lume di candela contro il caro energia

Civitanova, bar a lume di candela contro il caro energia

Civitanova, 10 ottobre 2022 - Le candele illuminano il salone principale del Cafè Servidei di Civitanova, le luci rimangono spente. All’insù anche le manopole dei fornelli e intanto Il buio pesto cala sul parcheggio antistante il locale, metafora di un’economia che non ce la fa più, che vede lo spettro delle tenebre. La scelta di Marco Servidei, titolare dell’omonimo bar-pizzeria in zona Fontespina, è molto chiara: ridurre il più possibile i consumi elettrici perché così "è impossibile continuare. La bolletta di agosto – spiega l’esercente – ci è costata 14mila euro, a fronte dei 4.500 pagati lo scorso anno, nello stesso mese".

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Una sorta di blackout volontario, quello applicato da Servidei: "Abbiamo spento tutto da tre giorni – dice –: è acceso soltanto un forno, mentre per quanto riguarda i fornelli, abbiamo deciso di utilizzarli solo a cena e in caso di prenotazioni". Il bar, famoso per i suoi ampi spazi, è un punto di riferimento per tutto il quartiere: tre stanze divise tra bar, ristorante-pizzeria, boccette e slot machines oltre allo spazio esterno. Molte di queste attività sono sospese, ad maiora. I clienti sorseggiano un aperitivo o guardano la partita in tv, tra qualche mugugno e lo stupore. Ma tanti comprendono che sono tempi duri per chi sta dietro un bancone: "Ci siamo accordati con il rivenditore di candele che ci fa uno sconto, al momento conviene. Sono costi insostenibili, negli ultimi mesi l’attività sta chiudendo il bilancio in passivo: per fare un paragone, è come se avessi quattro o cinque lavoratori in più da dover retribuire". Il bar è sempre stato aperto, anche fino a tarda notte.

"Ora, finita la cena, puliamo e chiudiamo – confessa –. Anche le paste, fino a poco fa di nostra produzione, siamo costretti ad acquistare".

Un’altra tegola riguarda l’incremento dei costi delle materie prime: "L’aumento dei prezzi del paniere è un altro problema importante: qui costa tutto di più, dalla farina al latte fino al caffè e alla mozzarella. E queste cifre ci costringono a rivedere i listini, ma non come hanno fatto altri colleghi, cioè inserendo una voce a parte sui menù solo per il caro energia. Così non ci converrebbe perché ogni prodotto ora ha un costo diverso".

Ma c’è di più. Marco Servidei da un paio d’anni ha deciso di investire anche sul settore balneare, rilevando uno stabilimento del lungomare nord, il ‘Dune chalet’. "Tra il bar e lo chalet – puntualizza –, il totale delle bollette di luglio e agosto è di 45mila euro".

Oltre al danno, la beffa: "Se negli ultimi tre anni hai cambiato operatore energetico non hai diritto al credito d’imposta secondo la legge – conclude – . Così, avendo fatto questa operazione lo scorso anno, non ho accesso ai fondi. Ma è assolutamente ingiusto".