Cda Paolo Ricci, prima delibera: aumenta lo stipendio di Perugini

Il presidente potrà vedere il suo compenso triplicato da 380 a 980 euro. Rossi: "Scelta inopportuna"

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Il nuovo consiglio di amministrazione del Paolo Ricci alla prima riunione delibera l’aumento del compenso del presidente con possibilità di triplicare l’attuale importo corrisposto. "Sono consapevole che la misura farà discutere, ma è una scelta dettata dal fatto che questo incarico comporta enormi responsabilità, anche a livello penale, in certi casi più grandi di quelle di un assessore, e per tutelarmi dovrò anche stipulare una assicurazione da mille euro l’anno pagata di tasca mia". Con queste parole Alfredo Perugini, entrato in carica il 18 ottobre, giustifica il provvedimento votato e con cui potrà arrivare a triplicare la somma percepita finora dai suoi predecessori. "Quanto spetta ai presidenti di Cda delle aziende di servizi – spiega ancora Perugini – lo ha stabilito la Regione con una delibera del 2011 e finora chi a ricoperto l’incarico al Paolo Ricci ha preso il compenso minimo, 380 euro netti al mese, ma è possibile deliberare fino a un massimo di 980 euro, sempre netti, e sono somme che oscillano sulla base del fatturato delle aziende e quello del Paolo Ricci è tra i più alti. Se deciderò di incassare il massino della somma prevista? Lo devo ancora decidere". Chi è invece sicuro che proprio questo avverrà è Pier Paolo Rossi, unico componente del Cda in quota all’opposizione e che ha votato contro il provvedimento mentre si sono espressi a favore Monica Rendina e Paolo Puccinelli, assente Andrea Venanzoni. Per modificare lo stipendio del presidente del Paolo Ricci è stato necessario modificare un articolo del regolamento della Asp controllata dal Comune e che opera nel campo dei servizi sociali. In questo modo si è proceduto nella riunione di martedì. "Tutto legittimo – osserva Rossi –, ma per me è stata fatta una scelta inopportuna per il periodo storico in cui tanta gente fa fatica ad andare avanti. Oltretutto, chi ha preceduto Perugini si è assunto le stesse responsabilità ma non ha modificato il regolamento continuando a percepire la somma minima. Stiamo parlando di 500 euro lordi al mese e con questa delibera votata la somma può arrivare a 1.500 euro al mese".

Lorena Cellini