Centrosinistra pronto al candidato unico

Volontà unanime nel corso dell’assemblea. Micucci assicura la disponibilità del Pd, ma la Giorgini auspica una coalizione paritaria

Migration

di Giuliano Forani

Accordo tra tutte le forze della sinistra, partiti, liste civiche e movimenti, per presentare un candidato sindaco unitario su un progetto condiviso. Queste le conclusioni cui è pervenuta l’assemblea nell’auditorium San Paolo della città alta. A promuoverla sono stati gli ’Amici per un centrosinistra unito’, una ventina gli intervenuti e undici gli interventi, nel corso dei quali tutti hanno condiviso lo stesso obiettivo: soltanto se saranno superate le frantumazioni che hanno caratterizzato l’ area di centrosinistra nelle ultime elezioni comunali, il centrodestra potrà essere sconfitto. Un percorso che il Pd e il M5S hanno già avviato, ha fatto presente Francesco Micucci (Pd), il quale ha plaudito all’iniziativa e ribadito la disponibilità del suo partito ad incontrare le civiche. Elisabetta Giorgini ( Dipende da noi ), portavoce anche di Articolo 1, Futuro in comune e La nostra città, sottoscrive la linea politica unitaria e progetto condiviso, ma pone anche un paletto: sì all’incontro con i Dem e il M5S, ma che esso sia incontro paritario e non subordinato al potere dei partiti. Alessandro Lattanzi, tra i promotori dell’ incontro, sostiene il nuovo corso che il centrosinistra dovrà intraprendere, ma intanto chiede un aggiornamento sulle trattative già avviate dai partiti e quali siano i punti del programma. Chiarimenti, nella sostanza, e che tutto venga fatto con il coinvolgimento della base. Gianfranco Censori è sulla stessa linea di Lattanzi in merito allo stato delle trattative e delle candidature, e chiede ai partiti di "uscire allo scoperto anche sulle reali possibilità di accordi". A proposito di candidature, Federica Zuczkoswski e Maurizio Gennari lanciano preventivamente un’idea: vanno bene l’unitarietà e gli accordi condivisi, ma la scelta del candidato sindaco ricada su una donna che sappia riunire le varie anime del centro e della sinistra. Tarcisio Tordini chiede che si abbia più attenzione per le realtà di base, le quali non vogliono sostituirsi ai partiti, ma semplicemente contare di più. Giovanna Capodarca Agostinelli (La Nuova Città) auspica invece la istituzionalizzazione degli incontri e non limitarsi a sporadiche assemblee, mentre Marsilio Marsili chiede chiarezza di intenti senza ambiguità. Anche Bruno Giacconi punta su progetti concreti e condivisi. Giorgio Barbatelli sottolinea infine l’importanza della partecipazione nella gestione della cosa pubblica, invoca una politica di servizio e non di interessi.