Chiude l’asilo Luigi Canale "Risorse destinate al sociale"

Il sindaco Staffolani: "Colpa del calo demografico che si registra da anni. I bambini saranno accolti nelle scuole pubbliche. Progetti per le nuove fragilità"

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di Diego Pierluigi

La scuola dell’infanzia "Luigi Canale" cesserà l’attività al termine di questo anno scolastico. Una decisione arrivata dopo il consiglio comunale di martedì dove è stato approvato il budget di spesa annuale e il programma di reperimento delle risorse finanziarie per l’anno 2023 della Fondazione Luigi Canale. "Una scelta che è maturata una volta accertato che le altre scuole per l’infanzia pubbliche della città, complice il calo demografico che si registra da anni, avrebbero gli spazi per accogliere i bambini ospitati attualmente dall’asilo Canale – ha illustrato il sindaco Andrea Staffolani –; il Comune spende ogni anno circa 70 mila euro, cifra destinata ad aumentare a causa dei maggiori costi dell’energia e delle derrate alimentari, per finanziare un’attività che svolgono egregiamente le altre tre strutture pubbliche presenti nel territorio cittadino. Per cui, d’accordo con i vertici della Fondazione, si è deciso di non erogare più questo contributo e di iniziare un percorso che porti a un cambiamento di destinazione delle risorse. Di questa intenzione abbiamo informato l’opposizione con una riunione dei capigruppo e successivamente incontrato i genitori per concordare l’accoglienza dei bambini nelle strutture pubbliche, in vista del prossimo anno scolastico". Ad oggi l’asilo Canale è frequentato da 28 bambini, 10 dei quali completeranno a fine anno il loro percorso didattico. I restanti 18 avranno la possibilità di scegliere una delle altre tre strutture cittadine, inoltre l’obiettivo sarà di non dividere i gruppi già formati. "L’intenzione è utilizzare quelle risorse nel sociale, per gli scopi previsti dallo Statuto della Fondazione ed in special modo per le nuove fragilità – ha precisato Staffolani –, per l’assistenza scolastica ai bambini diversamente abili, aumentati nel corrente anno di 8 unità nelle scuole cittadine, siamo riusciti quest’anno ad aumentare il monte ore complessivo di ulteriori 2mila annue. Inoltre, nel corso del 2022 le persone, per la maggior parte minori, inserite nelle comunità protette, sono passate da 1 a 13, un impegno che alle casse comunali costa oltre 300mila euro l’anno. Stiamo ragionando sulla trasformazione degli spazi oggi occupati dalla scuola primaria in un centro per bambini con disabilità. Ma non abbiamo preso decisioni in tal senso, vorremmo avviare un percorso condiviso, consci del fatto che si tratta di realtà che stanno a cuore a tutta la città".