Shada Civitanova, chiusa la discoteca. "Droga e liti"

La linea dura del questore Pignataro: "Cinque giorni di stop"

Antonio Pignataro

Antonio Pignataro

Civitanova Marche, 9 settembre 2019 - Shada chiuso dalla questura per motivi di sicurezza pubblica. La licenza del locale sul lungomare sud è stata sospesa per cinque giorni, provvedimento disposto dietro richiesta del commissariato di Civitanova. Una decisione che arriva a fine stagione e legata ad alcuni episodi che si sono verificati all’interno del locale durante l’estate. In particolare, una lite nella quale sono rimasti coinvolti anche dipendenti dello Shada, con una persona che ha riportato lesioni personali, ma di cui il personale addetto alla vigilanza non ha informato tempestivamente il commissariato. Anche questioni di droga alla base del dispositivo della questura perché, in seguito a un servizio di controllo per il contrasto dello spaccio, è stato trovato e sequestrato dello stupefacente e sanzionati da un punto di vista amministrativo tre clienti del locale.

La questura ha applicato l’articolo 100 del Tulps, che prevede la sospensione della licenza in caso di fatti che mettano in pericolo la sicurezza dei cittadini. Passati i cinque giorni, i gestori potranno nuovamente aprire e tornare a svolgere l’attività di discoteca del locale, che comunque è agli sgoccioli visto l’arrivo della stagione autunnale. Il questore Pignataro, per il fatto che la chiusura di un locale comporta effetti anche sul lavoro delle persone, sottolinea «che le chiusure temporanee vengono emanate dopo attenta e approfondita analisi, in modo che gli interessi della tutela della vita e della sicurezza dei cittadini risultino prevalenti rispetto a una momentanea e brevissima sospensione dell’attività lavorativa».

Avverte che «l’opera di controllo continuerà anche dopo il periodo estivo» e raccomanda «a tutti gli esercizi pubblici, specie a chi svolge attività di pubblico spettacolo e a chi vende sostanze alcoliche e superalcoliche, di rispettare le norme, soprattutto quelle che riguardano gli orari e il divieto di vendita di alcolici a minorenni, nonché di mantenere un costante e attento controllo sul personale che svolge attività di vigilanza con particolare riferimento alla necessità di richiedere, senza ritardo, l’intervento del personale delle forze di polizia». «Il messaggio – conclude Pignataro – è chiaro e cristallino. I locali saranno soggetti a controlli e verifiche e nel caso in cui si dovessero accertare le predette situazioni l’autorizzazione potrà essere sospesa e revocata. Qualsiasi violazione riguardante la sicurezza pubblica sarà oggetto di seri provvedimenti amministrativi».