"Ciao Walter, sei stato un’ancora per noi nipoti"

Tragico schianto in scooter, a Monte San Giusto l’addio all’allenatore. "Eri un uomo coraggioso, immensamente buono e unico"

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di Marisa Colibazzi

Tanta gente, e non poteva essere altrimenti, si è ritrovata ieri mattina per l’ultimo saluto a Fabrizio Walter Calcabrini, l’osteopata 57enne morto lunedì in un incidente stradale a Magliano di Tenna. La chiesa di Santa Maria della Purità era gremita, con persone rimaste fuori, sul sagrato. Un rito funebre che ha unito, simbolicamente la città di Monte San Giusto e quella di Sant’Elpidio a Mare il cui parroco, don Enzo Niccolini ha officiato la messa. Quest’ultimo si è soffermato, sull’immagine che la famiglia ha scelto per rappresentare ciò che è stato Walter per tutti: lui accovacciato davanti a una piramide di pietre disposte in perfetto equilibrio: "Bravi che l’avete scelta. Credo che sia l’espressione della vita. Walter era arrivato all’apice, a quel sassolino che sta in alto. Ha operato nel silenzio, nell’amore per la vita, per la famiglia, per i giovani, per lo sport. Immaginiamo tutti una vita lunga, ma agli occhi del Signore non contano gli anni, ma come li abbiamo spesi. E sicuramente Walter ci dà questa serenità". In tanti sono saliti sul pulpito per un saluto a un uomo la cui vita è stata spezzata troppo presto. Uno dei suoi nipoti ha ricordato i migliori valori che uno zio tanto speciale ha saputo trasmettere: "Sei stato l’ancora dei nipoti, il rispetto per i tuoi fratelli, la vera amicizia per i tuoi amici, hai saputo sempre tendere la mano a chiunque ne avesse bisogno senza mai chiedere nulla in cambio. Sei stato umile, speciale, coraggioso, immensamente buono e semplicemente unico. Dicevi sempre che se guardi la luna vedi la bellezza di Dio, se guardi il sole vedi la potenza di Dio e se guardi lo specchio vedi la più grande creazione di Dio". Anche la compagna, Esamuela, ha letto, con un filo di voce, un dolce testo: "La nostra vita è la stessa di sempre. Perché devo essere fuori dai tuoi pensieri, dalla tua mente? Solo perché sono fuori dalla tua vista? Non lo sono. Sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo. Asciuga le tue lacrime e non piangere. Il tuo sorriso è la mia pace". In molti hanno raccontato Walter come un uomo che ha dato tanto, che ha rappresentato tanto per tutti coloro che, ieri si sono ritrovati accanto a quella bara così difficile da accettare per il grande vuoto in cui li ha lasciati. Un affettuoso applauso ha salutato l’uscita del feretro, accolto da due ali di folla e dal cordone colorato dei piccoli calciatori che allenava.